Il decreto legge anti-crisi fissa al 4% il tetto massimo da applicare ai mutui a tasso variabile. Tuttavia molti utenti si ritrovano ancora a dover pagare rate a un tasso superiore, anche se al livello attuale dei saggi questa soglia non dovrebbe essere mai oltrepassata. Come è possibile? Mancano decreti attuativi, inoltre la circolare diffusa dal ministero del tesoro, che concede alle banche tempo fino a fine febbraio per adeguarsi alla disposizione di legge, "autorizza" gli istituti di credito a prendere tempo. Nel frattempo se contrazione delle rate c`è stata, questa è dovuta alla caduta vertiginosa dell¿Euribor e non all¿Intervento degli istituti di credito tanto che mauro novelli, segretario generale dell`adusbef mette in guardia i consumatori invitandoli a prestare attenzione allo spread, il ricarico che ogni banca decide di aggiungere al tasso di base quale proprio ricavo. Se questo è troppo alto vale la pena di rinegoziarlo. Per novelli "è meglio che passare a un altro mutuo"
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