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Sì al senato al decreto casa: via il vincolo al bonus mobili ed estensione della cedolare secca al 10%

Il senato ha dato il via libera al decreto casa con 133 voti a favore e 99 contrari. Il testo, che ora va all'esame della camera, è stato approvato con alcune modifiche: dalla norma che cancella il vincolo al bonus mobili all'estensione della cedolare al 10% per i comuni colpiti da calamità naturali, ai fondi per l'expo 2015. Ecco le novità

Bonus mobili: cancellato il vincolo imposto dalla legge di stabilità 2014 al bonus mobili, secondo il quale la spesa per l'acquisto effettuato nel 2014 di mobili e grandi elettrodomestici efficienti non può superare quella per le ristrutturazioni connesse. Anche per il 2014, dunque, è prevista la possibilità di effettuare acquisti per un importo fino a 10mila euro per immobile, a prescindere dalla spesa per i lavori di ristrutturazione

Cedolare secca: taglio della cedolare secca al 10% in caso di contratto di locazione a canone concordato per gli anni dal 2014 al 2017. Via libera, poi, alla cedolare secca al 10% per gli affitti nei comuni colpiti da calamità naturali che potranno usufruirne fino al 2017

Expo 2015: stanziato un contributo di 25 milioni nel 2014 per il comune di Milano in vista dell'expo. Sono state previste anche deroghe alle norme sui contratti di sponsorizzazione e sulle concessioni di servizi devono escludere intermediazioni

Fondi per l'accesso alle case in locazione: assegnato al fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione una dotazione di 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014 e 2015 e aumentata la dotazione del fondo per gli inquilini morosi incolpevoli

Alloggi sociali: previsti accordi tra governo, regioni ed enti locali per semplificare le procedure di alienazione a favore degli inquilini degli immobili di proprietà degli ex istituti autonomi per le case popolari (iacp). Le risorse derivanti dalle vendite saranno destinate a un programma straordinario di realizzazione di nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica e di manutenzione straordinaria del patrimonio esistente. Fino all'eventuale riscatto dell'unità immobiliare da parte del conduttore, i redditi derivanti dalla locazione degli alloggi sociali non concorrono alla formazione del reddito d'impresa nella misura del 40 per cento. Agevolato l'acquisto della casa in affitto, così nel contratto di affitto degli alloggi sociali sarà possibile inserire una clausola di riscatto. Prevista, per i soggetti titolari di contratti di locazione di alloggi sociali adibiti ad abitazione principale, una detrazione irpef pari a 900 euro, se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro, e a 450 euro, se il reddito complessivo supera 15.493,71 euro, ma non 30.987,41 euro

Recupero e razionalizzazione di immobili e alloggi di proprietà iacp: previsto un piano di recupero e razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di proprietà degli istituti autonomi per le case popolari, a cui è assegnata una disponibilità finanziaria di 500 milioni di euro. È inoltre stabilito che chiunque occupi abusivamente un immobile senza titolo non possa chiedere la residenza né l'allacciamento a pubblici servizi

Registrazione contratti in nero: niente sfratto per chi ha registrato i contratti in nero e ha beneficiato di un canone ridotto, come previsto dalle norme in vigore dal 2011 dichiarate incostituzionali lo scorso marzo. Fatti salvi, fino al 31 dicembra 2015, gli effetti della riduzione del canone ad un importo pari a tre volte la rendita catastale per tutti i contratti registrati in base alle disposizioni precedentemente in vigore

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toroazul
15 Maggio 2014, 12:22

...per me che sto effettuando i lavori, il vincolo è il limite di €10.000. Per chi ha già fatto acquisti, cosa succede?

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