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La commissione europea ha approvato il cosiddetto piano juncker per dare ossigeno all'economia del vecchio continente. L'obiettivo è agevolare l'iniezione di 315 miliardi di euro nelle reti continentali, stimolare la crescita e creare un milione di posti di lavoro in tre anni

Il piano per gli investimenti è stato così presentato all'europarlamento dal presidente, jean-claude juncker: "l'europa sta girando pagina dopo anni di sforzi per promuovere la credibilità fiscale e le riforme. Il piano sugli investimenti si può riassumere in un messaggio unico: l'europa ora può offrire speranza al mondo su crescita e lavoro". Juncker ha poi affermato: "prometto che non considereremo i contributi degli stati al fondo investimento nei calcoli del patto di stabilità"

Al centro del piano, che sarà operativo entro l'estate 2015, c'è il nuovo fondo europeo per gli investimenti strategici (efsi), che sarà finanziato da 16 miliardi provenienti dal bilancio della commissione e da altri 5 dai fondi della banca europea degli investimenti. In base ai calcoli di bruxelles, ogni euro del fondo genererà altri 15 euro di investimenti pubblici nazionali o privati. Grazie a questo effetto leva, nei prossimi tre anni il fondo raccoglierà almeno 315 miliardi  per finanziare progetti in grado di creare 1,3 milioni di nuovi posti di lavoro. Al fondo potranno contribuire, su base volontaria, anche i governi

Ma quali sono i settori chiave promossi dal piano juncker? banda larga, infrastrutture energetiche, trasporti, educazione, ricerca, innovazione, energie rinnovabili e progetti delle piccole e medie aziende. I criteri nella scelta dei progetti da finanziare con l'efsi saranno valore aggiunto europeo, ritorno economico e sociale, capacità di partire entro il 2017

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