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Il 30 dicembre 2014 è stato pubblicato in gazzetta ufficiale il decreto firmato dal ministero dell'economia e delle finanze relativo alla riforma delle pensioni, il quale ha confermato che a partire dal 2016 per chiudere il periodo lavorativo saranno necessari quattro mesi in più. Vediamo quali sono le novità principali

Pensioni di vecchiaia: dal 2016 per gli uomini che lavorano indistintamente nel pubblico e nel privato le pensioni di vecchiaia scatteranno a 66 anni e sette mesi (oggi 66 anni e tre mesi), lo stesso requisito d'età sarà richiesto alle donne che lavorano nel pubblico impiego. Mentre per le donne che lavorano nel settore privato saranno necessari 65 anni e sette mesi (oggi 65 anni e tre mesi) e per le autonome 66 anni e un mese (oggi 65 anni e 9 mesi)

Esodati: novità in vista anche per chi esce dal mondo del lavoro con le vecchie regole, ovvero per i cosiddetti esodati. Viene, infatti, aggiornato il sistema delle quote. Se oggi per poter accedere alla pensione è necessaria quota 97,3, dal 1° Gennaio 2016 la quota sarà 97,6, unitamente a 61 anni e 7 mesi d'età

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