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 Secondo il labour cost index 2015 di verisk maplecroft, il nostro paese guida la classifica dei paesi meno competitivi dal punto di vista occupazionale, il più rischioso per il costo del lavoro tra i 172 elencati nel ranking

La particolare classifica tiene conto di fattori quali il costo salariale, rapporto tra stipendio e produttività e oneri vari per le aziende che assumono. I paesi meno competitivi sono quasi tutti in europea, dopo il nostr paese si piazza la francia, seguita da francia, belgio, spagna, finlandia, slovenia, lussemburgo, austria, islanda e grecia. Se da una parte

Il predominio quasi indiscusso dei paesi europei, si deve in parte- è importante sottolineare- anche a forme di previdenza sconosciute nella maggior parte dei paesi del ranking. L'Italia è infatti settima nella classifica mondiale dei contributi previdenziali, dall'altra parte, però, il primato come paese competitivo è da attribuirsi soprattutto al "minimum wage to value added per worker", il rapporto tra salario minimo e il valore aggiunto generato dai singoli lavoratori

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