L'austerity in Europa ha determinato un aumento generalizzato della povertà, della disoccupazione e del divario tra le nazioni del Nord e del Sud. Secondo l'ultimo studio del think tank Bruegel (Brussels European and Global Economic Laboratory) di Bruxelles è questo il risultato delle politiche che hanno di fatto penalizzato la crescita economica nel Vecchio continente
Una situazione derivata dal fatto che l'Europa ha preferito salvaguardare gli interessi dei cittadini anziani e pensionati piuttosto che dei giovani; salvare le banche e concedere sgravi fiscali alle imprese, aumentando il carico fiscale medio per tutti gli altri; fare pressioni per l'introduzione di politiche di austerity sui conti pubblici anche in quei Paesi in cui non era necessario né urgente
Il gruppo di riflessione politico-economico internazionale ha spiegato che "l'Europa si trova davanti grandi sfide legate alla povertà, alla disoccupazione alla polarizzazione tra Nord e Sud che intacca le condizioni di vita dei suoi cittadini e impatta negativamente la crescita economica nel medio e lungo termine" e ha sottolineato che "il consolidamento di bilancio ha acuito i disagi sociali"
Lo studio ha evidenziato che "nei Paesi vulnerabili non c'era alternativa al consolidamento fiscale, ma nella maggior parte dei Paesi europei e a livello aggregato in tutta l'Unione, il consolidamento è stato prematuro rispetto al ciclo economico. La spesa sociale è stata ridotta rispetto ad altre categorie di spesa, ma i costi per le casse dello Stato per il salvataggio delle banche sono stati molto alti. Inoltre, mentre gli interventi fiscali hanno favorito la creazione di posti di lavoro il carico fiscale generale è diventato maggiore"
E ancora: "C'è un divario generazionale crescente tra gli anziani ei giovani, in termini di indicatori sociali. La spesa sociale per gli anziani è stata favorita rispetto alla spesa per le famiglie, i bambini e la scuola. Ecco perché c'è il serio rischio di perdere una generazione in diversi Stati membri che minerebbe le prospettive di crescita nel medio e lungo periodo per l'intero continente, aggiungendo costi umani e sociali"
La soluzione? Secondo gli economisti di Bruegel, sta in "politiche forti, che includano coraggiose riforme strutturali, strategie in favore della domanda, e una revisione dei sistemi nazionali di tasse e benefici sociali per una maggiore equità sociale tra ricchi e poveri"
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