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Rumori che corrono sul Reverse charge e sull'accordo Ue-Svizzera
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Con il no dell’Europa al “Reverse charge”, scatterà la clausola di salvaguardia?: Con il no della Commissione Europea al “Reverse charge” sull’Iva, il nostro Paese è a rischio clausola di salvaguardia. Con il meccanismo del “Reverse charge”, il governo, infatti, contava di recuperare 728 milioni, partendo dal presupposto che l’evasione tra i fornitori è maggiore rispetto a quella della grande distribuzione. Il meccanismo del “Reverse Charge” di fatto eliminava la possibilità di detrazione allargando l’applicazione dell’Iva anche alla grande distribuzione. Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, ha cercato di rassicurare gli italiani dicendo: “Faremo di tutto per evitare che possa scattare la clausola di salvaguardia che è entrata in vigore”. (Investireoggi)

Fisco, l’accordo Ue-Svizzera sarà sottoposto a un referendum nella Confederazione elvetica: La Svizzera e l’Unione europea hanno siglato un accordo che ha di fatto suggellato la fine del segreto bancario elvetico. E’ stato, infatti, ratificato lo scambio automatico di informazioni fiscali tra la Confederazione e i 28 Stati comunitari. L'accordo prevede che le banche svizzere, una volta raccolti i dati dei loro clienti Ue, li trasmettano all’Agenzia Federale delle Contribuzioni, l’equivalente della nostra Agenzia delle Entrate. Da lì i dati finiranno ai colleghi dei paesi Ue. Si tratta di un meccanismo che entrerà in vigore a partire dal 2017. Ma, trattandosi di un accordo internazionale molto importante, l’intesa dovrà essere sottoposta a un referendum nella Confederazione elvetica. (la Repubblica)

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