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Ecco perché i "millennials" non sono proprietari di casa negli USA
CNBC

Dalle preferenze personali ai problemi economici: sono molteplici le ragioni che spiegano perché, negli Stati Uniti, la percentuale dei millennials proprietari di casa è minore rispetto a quella dei propri genitori e nonni. Un report di Urban Institute mette in evidenza come la generazione dei "baby boomers" comprava un immobile il prima possibile anche a costo di rinunciare alle ferie per anni per dover pagare il mutuo.

Tutto il contrario dei millennials, anche conosciuti come Generazione Y, che non hanno nessuna fretta di diventare proprietari di casa. Questo dovuto al fatto che si sposano sempre più tardi e che il numero dei matrimoni diminuisce costantemente. Negli anni '60 negli Stati Uniti, l'età media per passare dall'altare si aggirava intorno ai 20 anni, oggi intorno ai 30.

I giovani di oggi non hanno fretta di avere un figlio, mentre avere un figlio aumenta del 6% la possibilità di avere una casa in proprietà. Un altro fattore che sicuramente influisce sono i debiti contratti per pagarsi gli studi. Secondo gli analisi dell'Urban Institute quando il debito di un giovane aumenta dai 50mila ai 100mila dollari le sue possibilità di diventare proprietario di casa diminuiscono di 15 punti percentuali. Un altro dato messo in evidenza dal report è che la percentuale di case di proprietà aumenta nei giovani con titolo universitario.

Un altra delle ragioni che spiega il perché negli Stati Uniti, i millennials non sono proprietari di casa è la loro tendenza ad affittare in zone più care della città. Quasi la metà dei nuclei familiari formati da giovani tra i 18 e i 34 anni hanno difficoltà a pagare il canone d'affitto, ciò significa che oltre il 30% dello stipendio è destinato al suo pagamento. 

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