Unicredit è pronta a mettere sul mercato 30 immobili in Germania, che potrebbero valere 1,1 miliardi di euro, a partire da gennaio. L’obiettivo è bilanciare le perdite patrimoniali legate alla svalutazione della controllata turca Yapi Kredi.
Si era parlato delle azioni di intervento sul capitale nel corso della presentazione dei conti trimestrali a inizio novembre, dopo che l’istituto aveva registrato impatti sul patrimonio a causa dell’innalzamento dello spread e per il peso della banca turca, svalutata per 846 milioni di euro, oltre che per gli accantonamenti legati alla attesa liquidazione delle presunte violazioni delle sanzioni americane in Iran.
A inizio novembre però il consiglio presieduto da Fabrizio Saccomanni non aveva ancora approvato i piani di cessione, ora secondo Bloomberg la banca avrebbe individuato gli immobili tedeschi, eredità della vecchia Hvb.
Le cessioni di alcune attività immobiliari sono state indicate da Jean Pierre Mustier tra gli interventi per puntellare il capitale, che per l’intero 2018 è stato limato tra l’11,5% e il 12% contro una stima precedente di oltre il 12,5%, mentre nel 2019 le attese sono del 12-12,5% rispetto al 12,3% stimato dagli analisti.
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