Quale destino per l’ex Fiera di Roma sulla Cristoforo Colombo? Spunta l’ipotesi “Piano Casa”, che comporterebbe la realizzazione nell’area di abitazioni per mille residenti.
In base a quanto emerso dalla cronaca romana del quotidiano La Repubblica, la proprietà dell’ex Fiera di Roma, che fa capo a Investimenti Spa (proprietaria anche della Nuova Fiera di Roma), sta valutando una nuova operazione.
Prima della scadenza dei termini, Investimenti Spa ha presentato formale richiesta per poter fruire del Piano Casa regionale. In questo modo potrebbe ricevere un premio per demolizioni e ricostruzioni del 30%, facendo tornare il valore delle cubature a 130 milioni.
Ma perché “tornare”? Presto detto. Secondo la variante approvata con l’amministrazione Marino, la superficie edificabile ammessa era di 67.500 metri quadrati e in base alle analisi commissionate da Investimenti Spa alla “Prelios Valuations & E-service Spa” l’incasso in questo caso sarebbe stato di 130 milioni e 400mila euro. Ma con la delibera approvata dalla giunta Raggi nell’estate 2016 la superficie edificabile ammessa era di 44.360 metri quadrati, con un incasso previsto di 85 milioni e 500mila euro.
Incassando i 130 milioni di euro Investimenti Spa punta ad estinguere il debito contratto con Unicredit per la realizzazione della Nuova Fiera di Roma. Al momento la società sta ultimando l’operazione di svuotamento dell’ex Fiera di Roma per la vendita dei capannoni, che coprirà in parte il debito con Unicredit. Nel caso in cui la richiesta di poter fruire del Piano Casa regionale non dovesse andare a buon fine, per saldare il debito contratto con Unicredit si procederebbe alla vendita di alcuni padiglioni della Nuova Fiera. Ad acquistarli potrebbero essere i grandi padroni del commercio cinese in Italia.
Ma cosa potrebbe sorgere sulla Cristoforo Colombo? Si parla di un insediamento per mille abitanti che, al netto del 30% in più del Piano Casa, avrebbe un 80% destinato ad abitazioni (36.488 metri quadrati) e un 20% (8.872) a servizi di quartiere.
Sulla vicenda è intervenuto l’assessore all’Urbanistica, Luca Montuori. Risponde alle polemiche sulla riqualificazione dell’area dell’ex Fiera di Roma. Montuori ha fatto sapere: “Interessante monologo che un ex assessore sta tenendo con l’unico scopo di creare una nuova narrazione particolarmente fantasiosa dei fatti con supposizioni finalizzate solo a creare inutili polveroni mediatici e occupare spazi di visibilità. Per fortuna un’Amministrazione parla solo con atti e non con narrazioni filosofiche”.
Aggiungendo: “L’interesse pubblico è al di sopra di qualunque cosa. Questo il principio con cui abbiamo portato avanti la riduzione delle cubature con delibera di Aula da 67 a 45mila mq tra l’altro proseguendo un percorso iniziato proprio da chi oggi racconta altro e che avrebbe potuto modificare, se avesse realmente voluto, ulteriormente il percorso iniziato dalla Giunta Marino. Una decisione, quella della riduzione di cubature, giusta e ribadita anche dal Collegio arbitrale che alcuni mesi fa ha rigettato la richiesta di risarcimento del valore di 150 milioni avanzata dalla società Investimenti spa nei confronti di Roma Capitale”.
E concludendo: “Governare significa prendersi la responsabilità di tutelare sempre i diritti dei cittadini. Forse qualcuno, pur avendo vestito i panni di assessore per diversi mesi, adesso preferisce far dimenticare tale periodo raccontando un’altra storia. A noi interessa chiudere le tante ferite urbanistiche di questa città, lasciamo ad altri il tempo per i racconti”.
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