Il calendario delle scadenze fiscali di giugno 2020 è abbastanza fitto. La prima rata Imu andava versata entro martedì 16, ma entro fine mese scadono anche i termini per la dichiarazione Iva. Vediamo quali sono tutti gli adempimenti in programma e perché si chiede una proroga.
A giugno, infatti, cadono i termini per la scadenza del versamento Irpef e Ires (versamento del saldo e del primo acconto della cedolare secca e delle imposte sostitutive). Va specificato però che il saldo delle imposte e l’eventuale acconto, può anche essere versato entro i 30 giorni successivi alla scadenza ordinaria con applicazione della maggiorazione dello 0.40%.
Ma non sono solo queste le scadenze fiscali di giugno 2020, perché sono in programma anche altre scadenze fiscali che erano state sospese durante il periodo di massima emergenza a causa del coronavirus. A giugno 2020, infatti, sono previsti gli adempimenti per dichiarazione Iva, Lipe ed esterometro.
Entro il 30 giugno, per quanto comunicato ad oggi, si dovrà anche versare il saldo Iva 2019 o la prima rata (nel caso si sia optato per la rateizzazione), per i contribuenti che entro il 16 marzo (prorogato al 20) non l’abbiano ancora effettuato.
Entro il 30 giugno si possono versare le somme dovute con la maggiorazione dello 0,40% per ogni mese o frazione di mese successiva al 16 marzo. “Bisognerà tenere conto delle proroghe della scadenza ordinaria, che vanno ad “azzerare” la maggiorazione dello 0,40% nel periodo di proroga”, come spiagano gli esperti di leggioggi.it.
Tuttavia, il versamento può anche arrivare entro il 30 luglio 2020, ma con la maggiorazione delle somme dovute (Iva più maggiorazioni dello 0,40%) dell’ulteriore 0,40%.
Visto l’ingorgo di scadenze fiscali a giugno 2020, sono stati presentati diversi emendamenti al decreto rilancio, soprattutto per chiedere una proroga per saldo e acconto di Irpef e Ires. La richiesta che arriva da più fronti, e anche da una parte della maggioranza, è di prorogare la scadenza delle imposte sui redditi, attualmente fissata al 30 giugno, spostandola al 30 settembre 2020.
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