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I prestiti a tasso variabile tornano a salire ai livelli del dicembre scorso passando dal 4,26 al 4,44% (+0,18). Non cresce soltanto l`indice a un mese, aumenta ancor di più l`euribor a tre mesi passando dal 4,44 al 4,78% (+034%) e lo stesso accade per l`indice a sei mesi. È l`effetto della domanda di liquidità da parte delle banche, rimasta alta durante tutti questi mesi, che ha fatto lievitare il costo del denaro. Scrutando l`orizzonte è difficile prevedere interventi da parte della banca centrale per tagliare i tassi, come già avvenuto in passato. Il quadro economico e le tendenze inflazionistiche inducono a pensare che l`euribor sia destinato ancora a crescere avvicinando di nuovo il livello del tasso variabile al fisso. Per egidio vacchini, amministratore delegato di progetica, per fine marzo gli aumenti interesseranno in special modo le rate dei mutui che utilizzano l`euribor espresso nell`ultimo giorno del mese. Per quelli che hanno i mutui indicizzati alle medie mensili o altre giornate l`aumento si potrebbe rilevare meno consistente e interesserà un numero cospiquo di proprietari di case anche se sono sempre di più i risparmiatori che hanno sottoscritto mutui a tasso fisso

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