Quest’anno il caldo è arrivato prima e più intenso del solito, ma l’utilizzo dei climatizzatori oltre che incidere sull’ambiente e sul riscaldamento climatico peserà ancor di più in bolletta per via degli aumenti delle forniture energetiche. Per questo è necessario trovare nuovi metodi per abbassare le temperature all’interno di case ed uffici, come ad esempio i sistemi di facciate ventilate, l’investimento una tantum che aiuta a rinfrescare “naturalmente” edifici e condomini.
Ma come fare per evitare di soffrire il caldo sempre maggiore, soprattutto tra le proprie mura di casa? Se quindi condizionatori e climatizzatori hanno un forte impatto sui consumi energetici, e anche sull'ambiente, esistono soluzioni in grado di abbassare le temperature interne, limitando l’utilizzo di soluzioni di raffrescamento. Parliamo dei sistemi di facciata ventilata, rivestimenti da apporre alle mura esterne (sia di nuove che di vecchie costruzioni) in cui si viene a creare un'intercapedine d’aria tra il rivestimento e l'isolamento.
La differenza di temperatura che si genera tra l’esterno (rivestimento) sottoposto ad irraggiamento solare e l’interno (intercapedine) in ombra rispetto al rivestimento genera, soprattutto nei periodi estivi i moti convettivi “effetto camino”, risultante dalla variazione della densità dell’aria con il variare della temperatura. L’aria calda viene portata in alto e smaltita insieme all’umidità dalle griglie di ventilazione abbassando di fatto la temperatura della pelle interna e mantenendola asciutta. Così facendo, si possono ottenere prestazioni termiche ottimali.
Il Gruppo Sto produce e commercializza sistemi di facciata ventilata. Tra le soluzioni proposte dal Gruppo, di cui fa parte Sto Italia, c’è StoVentec R, un sistema di facciata ventilata senza giunti fino ad un max di 25 x 25 m, con lastra isolante in lana di roccia o fibra di vetro, una lastra porta-rivestimento innovativa in granulato di vetro espanso con contenuto riciclato fino all’85%, un materiale ecologico dalle caratteristiche notevoli.
Con il sistema di facciata ventilata StoVentec, ad esempio, è possibile abbassare i gradi degli ambienti interni. Rilevazioni di temperatura degli strati dimostrano come, in vari casi presi in esame, la temperatura della camera di ventilazione nel mese di agosto è arrivata a essere, nelle ore di maggior irraggiamento, del 19% più bassa rispetto alla temperatura superficiale esterna.
La struttura consente al progettista, specialmente in ambito di retrofit energetico, di ottenere il massimo della prestazione termica di un edificio potendo optare, in base all’esposizione, su quali dei prospetti è preferibile avere maggior sfasamento termico e su quali meno. La struttura a strati, non da ultimo, offre un sensibile miglioramento del livello di isolamento acustico fino a max. 10 dB R’W.
La riqualificazione dell’edificio con il sistema di facciata ventilata StoVentec consente infine l’accesso al Superbonus del 110%, per i vantaggi che offre in termini di efficientamento energetico, purché nel rispetto dei criteri per l’ottenimento, essendo tra gli interventi trainanti di isolamento dell’involucro edilizio opaco previsti dal decreto rilancio.
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