Novità dell’ultima ora sul POS obbligatorio. Il governo Meloni, dopo tante discussioni, fa marcia indietro e rinuncia all'introduczione della soglia dell’obbligo da 60 euro (come inizialmente previsto). Scopriamo le ultime notizie al riguardo.
Secondo quanto prevedeva originariamente la legge di Bilancio 2023 la soglia dell’obbligo di POS per i pagamenti per commercianti e professionisti sarebbe dovuta essere fissata a 60 euro, somma entro la quale non si sarebbe quindi rischiata alcuna multa.
Tuttavia, Palazzo Chigi aveva specificato in una nota che sull’obbligo di Pos e “sul tema delle soglie al di sotto delle quali gli esercizi commerciali non sono tenuti ad accettare pagamenti con carte di pagamento, sono in corso interlocuzioni con la Commissione europea dei cui esiti si terrà conto nel prosieguo dell'iter della legge di Bilancio".
Il confronto interno alla maggioranza ha portato a correggere il tiro riguardo alla soglia entro la quale scatta il POS obbligatorio. Il limite, infatti, sarebbe dovuto essere portato a 40 euro, cifra a partire dalla quale sarebbe scattata anche la sanzione.
Tuttavia, ora il governo, con un emendamento depositato in Commissione, fa dietrofront e torna alla vecchia misura attualmente in vigore e che prevede la sanzione di 30 euro a chi rifiuta il pagamento elettronico.
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Per chi è obbligatorio il POS?
Le partite Iva che hanno l'obbligo di POS e quindi accettare pagamenti con carte o bancomat sono:
- commercianti;
- artigiani;
- liberi professionisti (come ad esempio commercialisti, avvocati, ecc.);
- tabaccai (tranne tabacchi, valori bollati e postali);
- venditori ambulanti;
- attività ricettive (alberghi, ristoranti, ecc.);
- tassisti.
Chi è esonerato dal POS?
In realtà, possono considerarsi esentati dall’obbligo di POS solo i professionisti che effettuino transazioni verso altri professionisti. Il bancomat è obbligatorio anche per le attività itineranti (cioè i venditori ambulanti e affini), visto che devono poter accettare pagamenti con carta.
Cosa succede a chi non ha il POS?
In attesa che venga approvata in via definitiva la misura contenuta in manovra, attualmente gli esercenti che rifiutano il pagamento con POS richiesto dal cliente ricevono una sanzione amministrativa di 30 euro più il 4% del valore della transazione rifiutata.
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