Con la circolare n 9 del 19 aprile, l'Agenzia delle Entrate ha fornito i chiarimenti e le istruzioni per la conciliazione agevolata 2023. La misura introdotta dalla legge di bilancio 2023 permette di risolvere le controversie tributarie e le liti pendenti con il Fisco tramite un abbattimento delle sanzioni a un diciottesimo del minimo e l'ulteriore beneficio di una rateazione in cinque anni.
La conciliazione agevolata nella legge di bilancio 2023
Introdotta dalla legge di bilancio 2023 la conciliazione agevolata fa parte del pacchetto di musure che riguardano la tregua fiscale. La circolare n 9 del 2023 fornisce chiarimenti sulla procedura conciliativa "fuori udienza" che permette di definire con un abbattimento delle sanzioni a un diciottesimo del minimo e l’ulteriore beneficio di una rateazione in cinque anni le controversie tributarie pendenti davanti alle Corti di giustizia tributaria, in cui è parte l’Agenzia delle Entrate, che hanno ad oggetto atti impositivi
Conciliazione agevolata delle controversie tributarie, come accedere
La circolare illustra l’ambito applicativo della misura e le modalità di accesso. In particolare, dopo le modifiche introdotte dal Dl n. 34/2023, la conciliazione agevolata è applicabile alle controversie pendenti al 15 febbraio 2023, mentre il termine per la sottoscrizione dell’accordo con cui si perfeziona la conciliazione totale o parziale è prorogato al 30 settembre 2023. Nell’accordo sono indicate le somme dovute con i termini e le modalità di pagamento. A questo proposito, la circolare ricorda che è prevista la possibilità di effettuare i versamenti in forma rateale (fino a 20 rate di pari importo).
Somme già versate in pendenza di giudizio
La circolare chiarisce che, qualora gli importi pagati a titolo di riscossione provvisoria siano di ammontare superiore rispetto a quanto dovuto per la conciliazione agevolata, il contribuente può ottenere il rimborso della differenza.
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