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Animali domestici
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Il caldo è oramai arrivato, anche per i nostri amati animali domestici. Come proteggerli dalle giornate più torride? Come comportarsi al mare o comunque all’aperto? Quali sono le precauzioni da adottare per evitare le conseguenze dannose delle alte temperature? A fornire le adeguate risposte è il vademecum diffuso dall’Ente Nazionale Protezione Animali, Enpa, che fornisce alcune preziose indicazioni e illustra in particolare cinque cose da non sottovalutare per vivere l’estate in sicurezza.

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Colpi di calore

Secondo quanto precisato dall’Enpa, in collaborazione con Westie di Amici Cucciolotti, il colpo di calore colpisce soprattutto le razze brachicefale, ossia con testa corta e larga come il bulldog. 
Per evitare che il nostro animale domestico venga colpito da un colpo di calore è innanzitutto importante non lasciarlo mai in macchina. Questo perché la temperatura all’interno dell’abitacolo sale rapidamente, anche con i finestrini aperti, e può arrivare a 70°. Dimenticarsi o lasciare il proprio amico a quattro zampe in macchina vuol dire condannarlo a morte.

Un animale colpito da colpo di colore ha la pelle che scotta, barcolla e respira con affanno e in modo veloce, sembra come bloccato. Il colpo di calore si presenta con depressione, ipertermia (febbre alta), congestione delle mucose (che possono assumere una colorazione rosso intensa) fino a giungere alle crisi convulsive e al coma dell’animale. 

Cosa fare se il nostro amico a 4 zampe è colpito da un colpo di calore? La prima cosa da fare è spostarlo dal sole e abbassare la sua temperatura corporea bagnandolo con acqua utilizzando un panno o le mani, senza immergerlo, su tutto il corpo e specialmente sul collo, sotto la testa e sull’addome. Mai immergere il cane in acqua perché si potrebbero avere effetti secondari letali. Dopo questi interventi è bene portare l’animale il prima possibile in un centro veterinario attrezzato.

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Scottature solari

L’Enpa ha ricordato che anche gli animali domestici sono soggetti alle scottature solari. È possibile proteggerli applicando una crema solare ad alta protezione alle estremità bianche e sulle punte delle orecchie prima di farli uscire. Bisogna prestare particolare attenzione a quelli bianchi, in quanto sono i più soggetti agli eritemi solari. 

Bisogna poi fare molta attenzione all’asfalto bollente: i nostri cani potrebbero scottarsi le zampette. Come regolarsi? Se è troppo rovente per i nostri piedi lo sarà anche per i sensibili polpastrelli dei nostri amici a quattro zampe. Attenzione quindi alle passeggiate in città.

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Forasacchi

I forasacchi sono molto pericolosi perché, essendo molto piccoli e appuntiti, si infilano nel pelo e possono arrivare a perforare anche la cute, provocando ferite e infezioni che possono risultare anche molto gravi. Queste spighe appuntite possono anche entrare dal naso o dalle orecchie, causando otite o perforazioni del timpano. 

Il consiglio è quello di spazzolare con cura i nostri cani al ritorno dalle passeggiate e fare attenzione a possibili sintomi anomali come lo scuotimento della testa, starnuti ripetuti, o il fatto che l’animale si lecca con insistenza qualche parte del corpo, che potrebbero far sospettare la presenza di un forasacco. In questo caso la cosa migliore è rivolgersi subito al proprio veterinario di fiducia per una visita.

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Punture di api o di vespe

Se il nostro cane viene punto da un’ape, nella maggior parte dei casi le conseguenze sono lievi e legate all’irritazione della zona interessata dalla puntura. Se, però, il pungiglione dovesse penetrare in punti come la lingua o la gola, la situazione diventa rischiosa perché il gonfiore potrebbe far ostruire le vie respiratorie. In questo caso, così come se dalla puntura dovesse scaturire una reazione allergica, è bene rivolgersi immediatamente ad un veterinario.

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Sale e sabbia

Il sale che si trova nell’acqua di mare può provocare diversi problemi ai nostri cani sia a livello di irritazioni e dermatiti sia, se ingerita in grandi quantità, per l’avvelenamento da eccessiva ingestione di sale. Una volta evaporata, l’acqua marina, lascia sulla cute uno strato di sale che, soprattutto tra le pieghe cutanee e al di sotto delle zampe fra i polpastrelli, potrebbe generare delle dermatiti, specialmente nei cani a pelo lungo. Se invece il cane beve troppa acqua salata, l’eccesso di sale nel cane può provocare l’ipersodiemia. In questo caso, il cane mostra apatia e stanchezza, può avere vomito e diarrea e manifestare sete consistente e conseguenti abbondanti pipì. In questi casi è fondamentale non trascurare e consultare subito il veterinario. Se non curata, infatti, l’ipersodiemia può causare squilibrio nel bilancio elettrolitico e portare a conseguenze gravi.

La sabbia può provocare irritazioni cutanee e oculari molto fastidiose. L’ingestione di sabbia, poi, può generare forti disagi intestinali, difficoltà a defecare e costipazione. In questi casi il consiglio è quello di rivolgersi al proprio veterinario che valuterà eventuali esami e terapie. 
 

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