Il tasso medio dei mutui a 30 anni è ora al 6,58%, in calo di cinque punti base rispetto alla settimana precedente e rappresenta il tasso più basso da quando ha raggiunto il 6,54% nella settimana del 24 ottobre 2024.
Nonostante questo miglioramento delle condizioni di finanziamento, il tasso attuale è ben lontano dai tassi registrati all'inizio di questo decennio, quando si attestavano intorno al 3% o meno al momento della stipula di un mutuo.
L'obiettivo a breve termine è quello di ottenere una riduzione delle aliquote al di sotto del 6%, il che è particolarmente vantaggioso per gli acquirenti di case che sono fuori dal mercato e per i proprietari di case con aliquote attuali superiori al 7%.
Quando potrebbero scendere di nuovo i tassi di interesse?
Non si prevede che i tassi di interesse sui mutui subiranno un calo drastico nel prossimo futuro, ma anche un piccolo calo potrebbe fare la differenza tra l'acquisto e il rifinanziamento. Sia gli acquirenti che i proprietari di casa dovrebbero comunque tenere d'occhio le prossime date per individuare potenziali opportunità.
Il tasso di disoccupazione nella più grande economia mondiale sarà annunciato il 5 settembre. Un calo della disoccupazione potrebbe indicare un miglioramento delle condizioni, dopo essere salito al 4,2% tra giugno e luglio. Tuttavia, un aumento della disoccupazione potrebbe rappresentare un ulteriore incentivo per la Federal Reserve ad agire e tagliare i tassi per migliorare le condizioni.
Un'altra data importante sarà l'11 settembre, quando verrà pubblicato il tasso di inflazione statunitense. Il tasso di inflazione è leggermente aumentato a maggio e giugno ed è rimasto stabile al 2,7% a luglio. I dati sull'inflazione influenzeranno il clima generale del debito e, in particolare, i tassi dei mutui. Infine, tutti gli occhi saranno puntati sulla prossima riunione della Fed, il 17 settembre, che deciderà se mantenere il suo approccio "wait and see" o decidere di tagliare i tassi, come auspicato da tempo dal presidente Donald Trump.
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