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Il 2009 era stato l'anno nero per l'immobiliare e dopo la ripresa di inizio 2010 nessuno avrebbe immaginato un ulteriore calo. Ma invece le cose sono andate diversamente e quest'anno si dovrebbe chiudere con circa 570mila compravendite nel settore residenziale, ben lontano dagli anni del boom, quando erano più di 800mila, ma anche al di sotto dello scorso anno. A preoccupare, poi, è la tendenza

Il mercato delude le aspettative e chiude con meno compravendite - riassunto 2011

Si tratta del peggior dato dal 2004 e, rispetto al 2006, stiamo parlando del 30% in meno. Eppure, incredibilmente, i prezzi non scendono e a volte aumentano. Le quotazioni immobiliari omi (osservatorio mercato immobiliare) dell'agenzia del territorio registrano infatti un leggero aumento dei prezzi, dello 0,9% in termini interannuali

Perché con la crisi i valori immobiliari negli altri paesi sono scesi del 30-40% e in Italia in misura decisamente minore? secondo alcuni analisti sono le banche a tenere tutto Fermo, ma dato che dovranno ricapitalzzarsi, come imponel'unione europea, dovranno per forza svalutare il proprio portafoglio immobiliare, tra l'altro sostanzioso, e darebbero il via alla revisione dei listini, con effetto domino

Altri analisti ritengono invece che siano i proprietari a tenere tutto bloccato, con il loro arroccamento sui listini del 2007, ossia quando le tempeste finanziarie che stiamo vivendo non se le immaginava nessuno. Inoltre un proprietario che non ha fretta di vendere, non ha nessun interesse nel farlo proprio ora

Il fenomeno, dal punto di vista economico, si chiama repricing, e non è nient'altro che il cambiamento dei prezzi, per adeguarli alle mutate condizioni economiche. Particolarmente evidente, secondo gli esperti di cb richard ellis o la bocconi è la paralisi creata dalle banche rispetto agli uffici e i fabbricati commerciali e industriali: pur di tenere nei loro attivi il valore potenziale (del 2007) di questi immobili, bloccano tutto il mercato

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2 Commenti:

30 Dicembre 2011, 14:40

Il coglioname cederà tutto d'un botto.

30 Dicembre 2011, 16:52

Ma anche le banche o gli enti svendessero al 50% (cosa impossibile e poi spiegherò il perchè secondo me e le mie informazioni) cosa si pensa debba succedere? qualcuno con forte liquidità (eventuali scudati, ecc) potrebbe fare degli ottimi affari, ma il popolo precario e cassa integrato preferirà mangiare che indebitarsi per 40 anni di mutui (per forza più alti) comunque se è vero che le banche dovranno ricapitalizzarsi, lo faranno attraverso la bce, attraverso il pagamento di canoni perversi per servizi frazionati, attraverso erogazioni selezionate e stragarantite, ma gli enti previdenziali non potranno mai cedere il 50% del loro patrimonio (che è tutto immobiliare e locativo) inoltre un minor valore immobiliare aprirebbe (forse) le porte ad una diminuzione degli importi locativi (altra perdita ingiustificata per detti soggetti) e poi vogliamo parlare del più ricco immobiliarista: il vaticano? e perchè dovrebbe far diminuire il valore venale e locativo dei propri immobili? l'Italia, cari signori, per questi ed altri motivi concatenati è un paese a sè, dissimile da altri, e pertanto devono essere cambiati i termini di paragone.

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