Fmi: le banche italiane ridurranno l'accesso a prestiti e mutui

Nei prossimi due anni le banche italiane ridurranno l'offerta di credito, rendendo piu difficile la concessione di prestiti e mutui. È il quadro che emerge dal rapporto sulla stabilità finanziaria pubblicato dal fondo monetario internazionale (fmi). Le banche aumenteranno la stretta sul credito in tutta europa, ma la situazione sarà più sentita in Italia dove gli istituti bancari ridurranno del 2,7% l'offerta di credito. Un punto percentuale in più rispetto al resto delle banche europee

Nel suo rapporto, il fmi prende in considerazione 58 istituti bancari europei, tra cui cinque italiani (intesa sanpaolo, unicredit, mps, banco popolare e ubi banca). Per una serie di cause- come l'oscillazione di fiducia sui debiti sovrani dei paesi di appartenenza, la crescita debole e l'esigenza di rafforzare i capitali- gli istitituti bancari europei dovranno ridurre i bilanci e le attività per 2600 miliardi, ovvero il 7% del totale. Sugli istituti di credito italiano peserà inoltre anche il forte debito pubblico che influisce in modo negativo con i costi di finanziamento marginali

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