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Gli agenti immobiliari italiani sono tra i più cari d`europa. È quanto emerge da un`analisi del centro zerp dell`università di brema (commissionato dall`unione europea) secondo la quale gli agenti italiani si collocano al secondo posto nella classifica dei più esosi, dopo i francesi, al pari di spagnoli e austriaci. Concretamente: prendendo come riferimento un immobile in vendita a 250mila euro, gli agenti del nostro paese intascherebbero - stando allo studio - 17mila euro, gli italiani 15mila. Se poi si prende in considerazione un`altra analisi, datata marzo 2007 e condotta da fimaa-nomisma, si nota come in media le commissioni degli agenti italiani pesino sulle transazioni in percentuali intorno al 5-6%: come i loro colleghi tedeschi, sempre dietro i francesi (3-10%), ben al di sopra di altre realtà come gran bretagna (1,45%), svezia (1-2%), olanda (1,80%). Alla base di questo divario c`è la mancanza di concorrenza e la doppia commissione - una media del 3% - richiesta a chi acquista e chi vende. Differenze non da poco rispetto ai paesi scandinavi dove gli agenti offrono servizi giuridici per il trasferimento delle proprietà immobiliari inclusi nei costi di intermediazione. Così facendo scavalcano di fatto la figura del notaio e consentono un risparmio non da poco per il consumatore

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