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Nella notte è arrivato l'accordo definito, dopo ore di estenuanti trattative con il presidente britannico cameron. L'unione europea ha stanziato otto miliardi in due anni per incentivare l'occupazione giovanile, da ripartire tra gli stati membri. Il piano prevede l'obbligo di offrire un posto o una opportunità di lavoro entro quattro mesi a giovani, diplomati e laureati. Ma secondo l'economista tito boeri questo tipo di misura equivale solo a buttare i soldi

Non c'è incentivo che tenga, è il pensiero non solo di boeri. Le imprese non assumono perché il governo favorisce, a livello fiscale o con sostegni diretti, l'occupazione, ma perché la domanda è forte. E se la domanda è debole, come di fatto è adesso, non si capisce perché gli imprenditori avrebbero bisogno di più personale

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9 Luglio 2013, 7:27

Penso che il vero problema della disoccupazione giovanile sia decennale e' dovuto da una disattenzione del fenomeno da parte del Parlamento e dai governi, sia in tempi di crisi che di momenti di crescita,a differenza degli altri Paesi in Italia incide moltissimo le differenze territoriale nord-sud, il caro denaro , l'assenza di stutture adeguate ai tempi, ferrovie,strade,autostrade e porti,costi proibitivi delle assicurazioni e carburanti,salari bassissimi e Parlamento non rappresentativo, infine il gioco degli appalti, l'evasione fiscale .Tutte queste realta' bloccano l'economia in generale e non innescano le condizioni di condizioni migliori tra domanda e offerta di lavoro,infine l'inalzamento della eta' pensionabile ha prodotto delle conseguenze sul turn over sul lavoro con milioni di giovani a spasso-

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