È appena iniziata la discussione della legge di stabilità nel parlamento e già soffia aria di cambiamento. Il nodo principale riguarda la tasi, la parte della trise dedicata ai servizi indivisibili. Visto che le rassicurazioni di saccomanni non sono state sufficienti a placare gli animi, il governo ha aperto alla possibilità di modificare l'imposta introducendo delle detrazioni per le famiglie
Dopo che anche l'ance ha denunciato i pericoli della nuova tassa -comporterebbe un aggravio fiscale del 72% rispetto all'imu 2012-il governo ha aperto alla possibilità di introdurre delle detrazioni. Improbabile è l'ipotesi di uno sgravio pari a quello dell'imu di 200 euro a famiglia. Per ragioni di perdita di gettito, più probabile è l'adozione di una mini-detrazione di 50 euro accompagnata dalla conferma della facoltà dei sindaci di modificare l'aliquota fino al tetto massimo del 2,5 per mille
Il nodo come sempre resta quello delle risorse. L'introduzione di uno sgravio per le famiglie sulla falsariga di quello previsto per l'imu 2012 produrre una perdita di gettito di almeno 700-800 milioni
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