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bonus trasporti pubblici 2022
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A settembre arriva il Bonus trasporti pubblici 2022, un’agevolazione economica introdotta dal Governo per mitigare gli effetti negativi dell’inflazione e della crisi energetica.

Il Governo, con il Decreto Aiuti (D.L. 50/2022, 17 maggio 2022), ha introdotto il Bonus trasporti pubblici 2022, una misura fiscale a sostegno di studenti, lavoratori e pensionati che utilizzano quotidianamente i mezzi di trasporto pubblico, sia su gomma che su ferro. Scopriamo di cosa si tratta, a chi spetta e quale procedura seguire per richiederlo.

Che cos’è il Bonus trasporti pubblici 2022

Andrea Orlando, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, ed Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, durante la conferenza stampa che si è tenuta a Roma presso la sede del Ministero di via Veneto il 28 luglio 2022, hanno annunciato che il Bonus mezzi pubblici 2022 potrà essere richiesto dai cittadini aventi diritto a partire dal mese di settembre.

La misura è stata introdotta con il Decreto Aiuti 2022 e per garantirne la copertura verrà istituito un fondo dedicato di circa 100 milioni di euro. Il Bonus trasporti pubblici 2022 avrà un valore massimo di 60 euro, sarà erogato una tantum ai cittadini che sottoscriveranno abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico e potrà essere richiesto una sola volta fino a dicembre 2022.

Si tratta di un’agevolazione che ha l’obiettivo di aiutare la popolazione più fragile ad affrontare un momento difficile come quello attuale. Come dichiarato dal ministro Giovannini, il Bonus trasporti non è solo una misura fiscale per sostenere il reddito e contrastare l’impoverimento causato dalla crisi energetica e dall’inflazione, ma è anche un’occasione per incentivare l’uso del trasporto pubblico, a vantaggio della sostenibilità sociale ed ambientale.

Bonus mezzi pubblici 2022, a chi spetta

Il Bonus trasporti pubblici 2022 potrà essere richiesto dai cittadini che, nel 2021, hanno percepito un reddito lordo annuo pari o inferiore a 35 mila euro. Per ottenere l’agevolazione, infatti, sarà necessario presentare la Certificazione Unica, così che gli enti preposti possano verificare l’importo del reddito imponibile, di cui dovrà essere data indicazione anche nel modello 730 o nel modello Redditi. I redditi oggetto di valutazione, quindi, non saranno solo quelli da lavoro o da pensione, bensì tutti i redditi dichiarati e imponibili a fini fiscali.

Bonus trasporti pubblici 2022: come richiederlo

Per richiedere il Bonus trasporti a partire dal 1º settembre, i cittadini potranno presentare la domanda accedendo al portale bonustrasporti.lavoro.gov, una piattaforma informatica che verrà gestita direttamente dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in collaborazione con Sogei e Consap. Prima della messa online del portale, verrà data apposita comunicazione alla popolazione tramite radio, televisione, siti istituzionali e social network.

Per accedere al portale, i richiedenti potranno utilizzare lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o la CIE (Carta d’Identità Elettronica). Gli interessati dovranno inserire tutti i dati richiesti e dichiarare di essere in possesso del requisito reddituale previsto. Dovranno inserire la dichiarazione sostitutiva di autocertificazione e indicare l’importo del buono che desiderano richiedere rispetto alla spesa prevista per l’acquisto dell’abbonamento, oltre che il gestore del servizio di trasporto pubblico che lo erogherà.

Il buono potrà coprire il 100% del costo dell’abbonamento, a patto che non ecceda la soglia massima di 60 euro. Se la domanda va a buon fine, la piattaforma informatica genererà un voucher nominativo, indicante i seguenti dati: codice identificativo univoco, codice fiscale del beneficiario, importo, data di emissione e data di scadenza. Ciascun cittadino potrà richiedere il buono solo una volta al mese, entro il 31 dicembre 2022 o fino ad esaurimento fondi.

E se il beneficiario è un minore?

Sarà possibile richiedere il Bonus trasporti pubblici 2022 anche per i minori. In questo caso, attraverso la piattaforma informatica che sarà attiva a partire da settembre, bisognerà inoltrare apposita comunicazione che attesti che il minore sia fiscalmente a carico di chi presenterà la domanda. Per quanto riguarda il requisito reddituale (reddito complessivo conseguito nell’anno di imposta 2021 non superiore a 35 mila euro), esso dovrà sussistere in relazione al minore beneficiario, a prescindere dal reddito del richiedente.

Come utilizzare il Bonus trasporto pubblico 2022

Il Bonus mezzi pubblici 2022 potrà essere utilizzato per acquistare un solo abbonamento annuale o mensile per i servizi di trasporto pubblico a livello localeregionale e interregionale. Sono inclusi anche i servizi di trasporto ferroviario nazionale. Sono esclusi, invece, i servizi di prima classe, business, executive, club executive, salotto, premium, working area e business salottino.

La validità del voucher sarà limitata al mese in cui verrà richiesto (questo vale anche se si acquista un abbonamento che avrà validità a partire dal mese successivo). Ciò significa che l’abbonamento dovrà essere acquistato nel mese in cui si otterrà il bonus. L’incentivo ottenuto attraverso il portale sarà spendibile presso un solo gestore di servizi di trasporto pubblico, presentandolo alle biglietterie preposte.

Il gestore accederà alla piattaforma per verificare la validità del bonus e provvederà a rilasciare l’abbonamento richiesto, registrando sul portale l’utilizzo del buono e dando indicazione dell’importo effettivamente speso dal beneficiario. In questo modo, potrà, a sua volta, ottenere il rimborso della spesa. Se il Bonus trasporti pubblici 2022 non viene utilizzato entro la data di scadenza indicata sul voucher, viene automaticamente annullato in via definitiva.

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Come richiedere il bonus trasporti?

Il Bonus trasporti potrà essere richiesto, a partire dal mese di settembre, dai cittadini in possesso del requisito reddituale previsto, attraverso il portale bonustrasporti.lavoro.gov gestito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Chi non paga i mezzi pubblici?

In Italia, le Regioni che permettono ad alcune categorie di persone di viaggiare gratuitamente sui mezzi pubblici, senza limiti di orari e corse, sono numerose. Un esempio è la carta BIP di Libera Circolazione per Disabili con cui la Regione Piemonte consente agli aventi diritto di usufruire di un titolo di viaggio gratuito, spendibile sull’intera rete di trasporto pubblico regionale.

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