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Per misurare la qualità della vita la casa è un tassello fondamentale. Eurostat ha analizzato il grado di soddisfazione della propria abitazione tra i Paesi dell’Unione europea.

Complessivamente, l'indice della qualità della vita degli italiani (6.7/10) è più o meno in linea con la media europea (7/10). Ai due estremi della classifica ci sono Bulgaria (con l’indice più basso: 4.8/10) e l’accoppiata scandinava formata da Danimarca e Finlandia (con un indice di 8/10). Tra i vari parametri presi in esame ci sono condizioni economiche, lavoro, tempo libero, istruzione, salute, relazioni sociali, sicurezza, politica e ambiente.

Ma una delle voci più importanti per stabilire la qualità della vita nei Paesi europei è l’housing. Per quanto riguarda il grado di soddisfazione delle proprie condizioni abitative, l’Italia, con un indice di 7.2 su 10, si conferma in linea con la media europea (7.5/10). Anche in questo settore specifico, agli estremi della classifica, troviamo Bulgaria (6/10) e Danimarca e Finlandia (entrambe con 8.4 su 10).

Entrando più nel dettaglio, il 62.5% degli italiani si considera mediamente soddisfatto della propria condizione abitativa e un 22.9% si definisce addirittura molto soddisfatto della propria casa. Solamente il 14.6% della popolazione italiana, sempre secondo i dati Eurostat, è poco soddisfatto della propria abitazione.

L’Eurostat ha misurato anche il tasso di sovraffollamento nelle case dei Paesi membri. E l’Italia risulta essere al di sopra della media europea (15.7%) con un valore del 27.1%. La nazione con il dato più allarmante, però, è la Romania (47%), mentre i più virtuosi sono Cipro e Irlanda (entrambi fanno registrare il 2.8% nel tasso di sovraffollamento delle case).

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