Lo scorso 17 giugno è scaduto il termine ultimo per il pagamento dell’acconto Imu e Tasi 2019. Quest’anno i Comuni hanno potuto deliberare aumenti delle aliquote. Vediamo, dunque, quanto è stato versato e alcuni casi specifici.
Con il pagamento dell’acconto Imu e Tasi 2019 sono stati versati oltre 10 miliardi di euro. In 7 anni, ossia dalla riforma Monti, i contribuenti hanno versato 150 miliardi di euro.
La novità di quest’anno è che i Comuni hanno potuto deliberare aumenti delle aliquote per le varie tipologie di immobili sottoposte alle due imposte. Esaminando le delibere pubblicate sul sito delle Finanze, si sono contraddistinti alcuni Comuni capoluogo di provincia che hanno modificato in vario modo le proprie aliquote. Vediamoli.
Avellino – Le aliquote Imu e Tasi sono state incrementate fino ai limiti massimi stabiliti dalla legge.
Biella – L’aliquota Tasi per le abitazioni principali è stata ridotta, passando dal 3,3 al 2,5 per mille.
La Spezia – L’aliquota Imu per gli immobili locati a uso di abitazione principale con contratto a canone concordato e per alcuni immobili concessi in locazione a studenti universitari è stata aumentata, passando dal 4,6 al 6 per mille.
Lucca – La Tasi è stata azzerata, di conseguenza – pur prevedendo un’aliquota Imu più alta dello scorso anno per le abitazioni principali (dal 5 al 6 per mille) – il prelievo è stato ridotto, passando dal 6,8 al 6 per mille.
Pavia – L’aliquota Imu per le abitazioni locate a canone concordato è stata ridotta, passando dal 10,6 al 9,6 per mille.
Taranto – L’aliquota Tasi per le abitazioni principali è stata eliminata, di conseguenza – con il pagamento della solo Imu – si è passati dal 6,5 al 4 per mille.
Torino – L’aliquota per gli immobili locati a titolo di abitazione principale e a canone concordato è stata aumentata, passando dal 5,75 al 7,08 per mille.
Udine – L’aliquota Imu per le abitazioni principali è stata aumentata, ma con l’azzeramento della Tasi si è rimasti al 6 per mille. L’aliquota Imu per gli immobili di categoria catastale D non utilizzati, a disposizione o non locati, è stata ridotta, passando dal 9,8 all’8,6 per mille. L’aliquota Imu per le pertinenze (C2, C6, C7) è stata ridotta, passando dall’8,6 al 7,6 per mille.
Vercelli – L’aliquota Imu per gli immobili locati a canone concordato è stata ridotta, passando dall’8,5 all’8 per mille.
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