Cosa accade alla compravendita in caso di difformità urbanistiche dell'immobile? Andiamo a scoprirlo.
Innanzitutto, è bene sottolineare che in una compravendita il futuro compratore dovrebbe controllare le difformità urbanistiche dell’immobile. Qualora dovesse emergere una difformità urbanistica, cosa succede? La casa è commerciabile? E’ possibile ottenere un mutuo?
Difformità urbanistica e compravendita
La commerciabilità di un immobile non è possibile se è stato costruito senza alcuna licenza o senza concessione. Secondo quanto previsto dalla legge, il notaio deve indicare nel rogito i dati relativi della concessione edilizia, altrimenti la vendita dell’immobile risulta nulla.
Nel caso in cui la difformità urbanistica sia di scarso rilievo, si tratti quindi di abusi edilizi minori, l’immobile è commerciabile. Secondo la legge, infatti, i piccoli abusi non determinano la nullità degli atti di trasferimento degli immobili interessati. Secondo il Consiglio nazionale del notariato e la giurisprudenza delle Suprema Corte di Cassazione, se sussistono piccole difformità urbanistiche, l’atto di compravendita può essere stipulato.
Per quanto riguarda il mutuo, se la casa è abusiva – ovviamente – è impossibile ottenere un mutuo. In caso di abusi edilizi minori, sebbene la compravendita sia possibile, ci potrebbero essere riflessi negativi sull’ottenimento del finanziamento.
Difformità urbanistica dopo il rogito
Se ci si accorge dopo il rogito della difformità urbanistica dell’immobile, il venditore potrebbe dover rispondere dei danni, a patto che nell’atto di compravendita non sia presente una clausola con la quale si attesta che è stato accettato l’immobile così com'è.
Nel caso in cui l’immobile risulti del tutto abusivo, l’atto di compravendita è nullo e risulta responsabile il venditore.
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