I dettagli di una sentenza della Corte di Cassazione
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Casa coniugale è assegnata alla moglie? Perché all’ex marito non resta neanche la cantina
GTRES

Una sentenza della Cassazione stabilisce che nel caso di una casa coniugale assegnata all’ex moglie, il marito non mantiene nemmeno il diritto dei seminterrati con ingresso autonomo. Vediamo perché.

L’ex marito era stato costretto dal giudice a lasciare la casa coniugale alla moglie. Tuttavia, secondo il ricorrente stesso cantina e box potevano andare alla ex, salvo gli altri locali dotati, per di più, di ingresso esterno e autonomo. Non essendo secondo il ricorrente un ornamento dell’abitazione principale, sarebbero dovuti restare nella sua disponibilità.

Secondo la Cassazione, però, i giudici di merito avevano correttamente trovato la prova della continuità dalla planimetria, dalla quale era possibile evincere la posizione subordinata dei locali del piano interrato, come la loro accessibilità, attraverso una scala di collegamento interno, che conduceva a un disimpegno e da lì a tutte le altre stanze.

Per la corte, quindi, tali elementi dimostrano “che fossero posti al servizio dell’appartamento sovrastante”. Ciò comporta che resta tutto - tavernetta al garage, dalla sala hobby, alla cantina - alla moglie perché non c’è prova di una diversa destinazione dei beni accessori, con buona pace dell’ex marito, secondo cui i locali sono separati da muri perimetrali dalla cantina e dai tre garage contigui alla casa coniugale.

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