In caso di separazione o divorzio senza figli, cosa succede all’Imu sulla casa? Vediamolo insieme.
Se una coppia senza figli decide di separarsi, che ne è dell’Imu dell’abitazione coniugale? La risposta è: l’Imu la paga il proprietario. Solo in caso di presenza di figli minori sarà l’assegnatario della casa coniugale ad accollarsi anche il pagamento dell’imposta.
Nel dettaglio, con la vecchia Imu il decreto legge 16/12 con il suo articolo 4 stabiliva che l’attribuzione dell’immobile era considerata a titolo abitativo, mentre nell’articolo 13 del decreto legge 201/11 si trova che la casa coniugale assegnata dal giudice sia esente da imposta.
Con la nuova Imu si mantiene l’esenzione dell’abitazione principale ed equiparate, come appunto la casa assegnata al genitore affidatario dei figli, il quale mantiene il diritto di abitazione.
Se però non ci sono figli nella coppia separata, in caso il proprietario della casa sia diverso dal coniuge che ha ricevuto in assegnazione la casa coniugale dal giudice, allora accade che l’immobile faccia capo comunque al proprietario; l’esenzione dall’Imu si perde, e quindi l’immobile sarà soggetto al pagamento dell’imposta; l’imposta deve essere pagata dal proprietario.
In caso i coniugi siano comproprietari, si guarderà alle quote di possesso per comprendere quale quota sia esente da Imu (quella dell’assegnatario) e quale ne sia soggetta (quella del non assegnatario).
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