Cosa dice il Fisco in merito all’Irpef su un immobile non locato? Deve essere pagata? Andiamo a scoprirlo.
Ponendo un quesito a Fisco Oggi, un contribuente ha domandato: “Sono proprietario di un appartamento non affittato, per il quale pago annualmente l’Imu, che si trova nello stesso Comune in cui ho un altro fabbricato che utilizzo come abitazione principale. E’ corretto affermare che oltre l’Imu devo pagare anche l’Irpef?”.
Il Fisco ha risposto nel seguente modo: “Generalmente, per i fabbricati non concessi in locazione chi paga l’imposta comunale sugli immobili (Imu) non deve pagare anche l’Irpef e le relative addizionali comunale e regionale”.
Aggiungendo: “Questa regola generale, tuttavia, non è applicabile agli immobili a uso abitativo (rientranti nelle categorie catastali da A1 ad A11, escluso A10), non locati e assoggettati a Imu, quando gli stessi si trovano nello stesso Comune nel quale è situato l’immobile adibito ad abitazione principale. In questa situazione, infatti, il reddito del fabbricato non locato concorre alla formazione della base imponibile dell’Irpef e delle relative addizionali nella misura del 50%”.
In base a quanto spiegato, dunque, l’Irpef e le relative addizionali comunale e regionale non si pagano su un immobile non locato per il quale si paga l’Imu; se, però, un immobile a uso abitativo – che rientra nelle categorie catastali da A1 ad A11, escluso A10 – non locato e assoggettato a Imu si trova nello stesso Comune nel quale è situato l’immobile adibito ad abitazione principale, il reddito del fabbricato non locato concorre alla formazione della base imponibile dell’Irpef e delle relative addizionali nella misura del 50%.
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