Con la morsa del caldo che da giorni imperversa su tutta Italia, con temperature che in alcune zone hanno abbondantemente superato i 40 gradi, in molti si chiedono come rinfrescare casa spendendo poco. Sì, perché mantenere acceso il condizionatore per tutta la giornata ha un peso importante sulla bolletta, in un periodo storico dove i costi per l’energia hanno raggiunto livelli molto elevati. Eppure, vi sono dei piccoli accorgimenti che aiutano a mantenere la casa più fresca, limitando il ricorso proprio al condizionatore.
A volte si tratta semplicemente di buone abitudini, altre di piccoli rimedi della nonna che si rivelano particolarmente efficaci per mantenere gli ambienti di casa più confortevoli. Di seguito, tutte le indicazioni utili.
Caldo in casa: come scegliere e regolare il condizionatore
Così come già accennato, per molti l’accensione del condizionatore è una scelta obbligata, soprattutto in quelle città dove la colonnina di mercurio si mantiene stabile sui 40 gradi. Eppure questo apparecchio non deve essere per forza sinonimo di alti consumi: è infatti sufficiente sceglierne uno di nuova generazione e, soprattutto, prestare attenzione alla temperatura da impostare.
Sul fronte della scelta dell’elettrodomestico, è sempre indicato investire in apparecchi di classe A+++, preferendo le soluzioni pari o superiori a 12.000 BTU - ovvero la British Thermal Unit, l’unità di misura del raggio d’azione del condizionatore - così da riuscire con un solo dispositivo a rinfrescare almeno 40 metri quadri.
Per quanto riguarda la temperatura, invece, è sconsigliato abbassare troppo il termostato, soprattutto nelle giornate più afose dell’estate. Più si imposta una temperatura bassa, con una grande escursione verso l’esterno, maggiori sono i consumi energetici: gli esperti consigliano di non scendere sotto i 26 gradi, quando le temperature esterne superano abbondantemente i 30.
Rinfrescare casa: i consigli per spendere poco
Per ridurre le ore di accensione del condizionatore, e di conseguenza ottenere un risparmio significativo in bolletta, si possono mettere in pratica alcune buone abitudini, dei veri e propri rimedi della nonna che si rivelano efficaci per raffreddare gli ambienti.
Gestire correttamente l’apertura delle finestre
Quando la morsa del caldo si fa sentire anche in casa, si è istintivamente portati ad aprire le finestre. In realtà, questa abitudine è deleteria: la sensazione di refrigerio è solo momentanea, mentre la temperatura del proprio appartamento aumenta.
Se si aprono le finestre durante le giornate afose, infatti, l’aria calda esterna andrà a sostituire quella interna, generalmente più fresca. Nei primi istanti si percepirà un certo refrigerio, per effetto della velocità con cui la corrente d’aria sfiora la pelle, ma dopo pochi minuti la temperatura interna comincerà a salire, anche di un paio di gradi in poco meno di un’ora. Che fare, allora?
Il consiglio è quello di aprire le finestre la sera, quando le temperature scendono rapidamente, e lasciarle aperte per tutta la notte, affinché gli ambienti interni si rinfreschino. Di primo mattino si procede invece alla loro chiusura, evitando che l’aria fresca accumulata durante la notte si riscaldi. Così facendo, si può limitare l’accensione del condizionatore solamente alle ore più calde del pomeriggio, risparmiando.
Ridurre il caldo limitando la luce solare
Anche bloccare la luce solare che entra in casa può essere d’aiuto per mantenere confortevoli le temperature domestiche, riducendo così la necessità di accendere il condizionatore. Le finestre non opportunamente oscurate, e quindi non in grado di filtrare i raggi solari, possono contribuire all’aumento della colonnina di mercurio di casa anche di due gradi.
La soluzione ottimale sarebbe quella di installare delle tende termiche - ovvero in grado di filtrare quasi completamente i raggi solari - sulla porzione interna di ogni finestra, installando poi all’esterno dei comodi parasole. Quando ciò non è possibile, nelle ore più calde del giorno ci si dovrà ricordare di chiudere scuri, persiane e tapparelle, evitando così che gli ambienti interni si surriscaldino.
Meno caldo con le piante e la giusta umidità
Le piante ornamentali assicurano sempre grandi vantaggi per gli ambienti domestici: oltre ad arredare e influire positivamente sull’umore, sono infatti utili per assorbire alcuni inquinanti spesso presenti nelle case, come il fumo di sigaretta oppure i composti chimici rilasciati da detergenti e detersivi. Non tutti sanno, però, che le piante d’appartamento sono anche indispensabili per ridurre la temperatura interna.
Innanzitutto, gli spazi verdi domestici aiutano a regolare l’umidità presente nella casa, evitando quindi che le stanze siano troppo secche o, ancora, troppo umide. Un tasso di umidità troppo elevato incrementa infatti la percezione del caldo, mentre uno eccessivamente secco può rendere la respirazione più fastidiosa. Dopodiché, come facile intuire, le piante ornamentali sono anche ideali per ricreare delle zone d’ombra: è sufficiente posizionarle davanti a porte e finestre per filtrare gran parte della luce solare che penetra nell’appartamento.
E per quelle case che tendono a essere troppo umide durante l’estate, oltre al ricorso ad appositi deumidificatori vi è un rimedio naturale a bassissimo costo: il sale grosso. È sufficiente versarne un chilo in un contenitore bucherellato - uno scolapasta, ad esempio - a sua volta adagiato su un secchio o una bacinella. Per effetto dell’osmosi, il sale tratterrà l’umidità in eccesso riducendo la percezione di calore.
Alternare ventilatore e condizionatore
I rimedi della nonna si rivelano sempre molto utili per rinfrescare casa, tuttavia non possono essere considerati delle soluzioni miracolose. Quando l’afa è davvero difficile da gestire, per ridurre i consumi energetici è possibile alternare ventilatore e condizionatore.
I ventilatori di ultima generazione - da pavimento, da tavolo oppure le sempre più frequenti pale da soffitto - oggi non sono più quegli elettrodomestici energeticamente famelici, così come lo erano qualche anno fa. Mantenere acceso un apparecchio da 45 watt - la soluzione più comune sul mercato, contro i 700 watt medi di un condizionatore - per circa 12 ore costa circa 70 centesimi di euro al giorno. Si potrà quindi limitare l’accensione del condizionatore alle ore due o tre ore più calde del pomeriggio, ottenendo un significativo risparmio in bolletta.
Rinfrescare casa spendendo poco: i dubbi più comuni
Quando si tratta di controllare le spese domestiche, sempre più elevate per molte famiglie, è normale che sorgano dei legittimi dubbi. Ad esempio, molti si chiedono quanto effettivamente si potrà risparmiare, altri se vale davvero la pena tenere il condizionatore spento. Di seguito, le domande più frequenti.
Quanto consuma un condizionatore?
Il consumo del condizionatore dipende molto dalla sua potenza e dalla classe energetica. Un modello di classe A+++ da 12.000 BTU, consuma all’incirca 1 kWh di energia. Ai prezzi di luglio 2023 sul mercato tutelato ARERA, l’accensione per circa 12 ore al giorno equivale a 24 euro al mese in bolletta, circa 288 euro l’anno.
Come aumentare l’effetto del ventilatore?
Sono ancora molte le case italiane non dotate di condizionatore e, per chi ci abita, il ventilatore rappresenta l’unico alleato contro la calura. Ma come aumentarne l’effetto? Un ritrovato della nonna efficace è quello di posizionare del ghiaccio - ad esempio, i classici “siberini” - nei pressi della porzione posteriore del ventilatore, a livello delle prese d’aria. Questo permetterà di raffreddare l’aria stessa prima del loro passaggio fra le pale, per poi essere distribuita negli ambienti. Bisogna però fare attenzione: il ghiaccio non deve entrare in contatto con l’elettrodomestico né limitarne i movimenti oscillatori.
Dove posizionare il ventilatore?
Per massimizzare l’effetto rinfrescante del ventilatore, e raffreddare più facilmente casa spendendo poco, è utile posizionarlo negli angoli vicini a finestre e porte. In questo modo, l’apparecchio potrà approfittare di un flusso maggiore d’aria d’ingresso, che potrà raffreddare con le sue pale e distribuire in modo uniforme negli ambienti.
Quali piante rinfrescano più casa?
In linea generale, tutte le piante ornamentali sono d’aiuto per rinfrescare casa. È però meglio preferire specie dalle grandi foglie verdi, poiché ovviamente generano più ombra. Fra queste, le più comuni a livello domestico sono la dracena, la sansevieria, il pothos, lo spatifillo, la monstera, il filodendro e molte altre ancora.
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