Ci sono vari modi per disfarsi dell'erba che è stata appena tagliata, gettandola o persino riciclandola: ecco quali.
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erbacce in giardino
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Gabriella Dabbene (Collaboratore di idealista news)

L’erba tagliata è un rifiuto organico comune per chi cura un giardino, ma sapere come gestirla correttamente è fondamentale per rispettare l’ambiente e le normative locali. Smaltirla nel modo giusto o riciclarla può trasformarla da scarto a risorsa preziosa per l’orto o il giardino di casa: per questa ragione scopri dove si butta l’erba tagliata e alcuni consigli su come riciclarla con diversi metodi e soluzioni pratiche per un giardinaggio sostenibile.

Dove buttare l’erba tagliata?

L’erba tagliata è considerata un rifiuto organico biodegradabile, e in Italia il suo smaltimento segue regole precise stabilite dai Comuni. La gestione corretta dipende dalla quantità prodotta e da come si fa la raccolta differenziata a livello locale. 

In generale, l’erba tagliata va conferita nel bidone dell’umido (organico) se il Comune lo prevede, poiché è un materiale compostabile. Tuttavia non tutti i Comuni accettano l’erba nell’umido, a causa del volume elevato che può accumulare, e alcuni richiedono di portarla in un centro di raccolta o isola ecologica, dove viene destinata al compostaggio industriale.

Perché l'erba appena tagliata non va nell'indifferenziata?

È importante non gettare l'erba tagliata nel bidone dell'indifferenziata poiché ciò viola le normative e impedisce il recupero del materiale. Per quantità consistenti, come quelle derivanti da grandi giardini, si può contattare il servizio comunale di ritiro dei rifiuti verdi, spesso disponibile su prenotazione.

In alternativa, se il Comune lo consente, l’erba può essere lasciata sul prato come fertilizzante naturale (mulching), ma solo se tagliata finemente e distribuita uniformemente. Per sicurezza, bisogna sempre consultare il regolamento sul sito ufficiale del proprio Comune o presso gli uffici tecnici per evitare sanzioni, che possono arrivare fino a 600 euro per uno smaltimento scorretto.

Pacciamatura eseguita con erba secca
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Come riciclare l’erba tagliata invece di gettarla

Piuttosto che smaltire l’erba tagliata, quella di riciclarla è una scelta ecologica che arricchisce il giardino e l’orto riducendo i rifiuti. Esistono diversi metodi per trasformare questo scarto in una risorsa, ognuno con benefici specifici. 

Pacciamatura per orto e giardino

La pacciamatura consiste nello spargere l’erba tagliata, preferibilmente secca, attorno a piante, ortaggi o alberi per creare uno strato protettivo. Questo metodo riduce la crescita delle erbacce infestanti che vanno poi eliminate, conserva l’umidità del terreno e protegge le radici dalle variazioni di temperatura.

L’erba va distribuita in uno strato sottile (2-3 cm) dopo averla lasciata asciugare per 1-2 giorni al sole, per evitare marciumi o muffe. Fare bene la pacciamatura è ideale per colture come zucchine, pomodori o arbusti ornamentali, ma richiede un controllo regolare per evitare accumuli che favoriscano la proliferazione di funghi.

Compostaggio domestico

L’erba tagliata è un ottimo ingrediente per il compost, grazie al suo alto contenuto di azoto. Per fare un compostaggio domestico equilibrato si può mescolarla con materiali ricchi di carbonio come foglie secche, rametti o cartone, in un rapporto di 1:2. È preferibile usare erba non trattata con diserbanti e lasciarla asciugare leggermente per evitare cattivi odori o fermentazione eccessiva. 

Girare il compost ogni 2-3 settimane accelera la decomposizione, producendo un fertilizzante naturale in 2-6 mesi, perfetto per l'orto e le aiuole.

Mulching diretto sul prato

Se il tosaerba è dotato di funzione mulching, l’erba tagliata può essere lasciata sul prato durante il taglio: grazie a questa funzione le lame sminuzzano l’erba in frammenti fini, che si decompongono rapidamente rilasciando azoto e nutrienti nel terreno. 

Questo metodo funziona meglio con tagli frequenti e in prati ben curati, evitando accumuli che soffochino l’erba viva. È una soluzione pratica per chi vuole ridurre i rifiuti senza ulteriori sforzi.

La funzione mulching di un tosaerba è perfetta per chi desidera riutilizzare l'erba tagliata
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Creazione di fertilizzante liquido

L’erba tagliata può essere trasformata in un fertilizzante liquido per le piante. Per farlo, riempire un secchio con erba fresca, aggiungere acqua (in un rapporto 1:5) e lasciare fermentare per 7-10 giorni, mescolando ogni 2 giorni. Filtrare il liquido e diluirlo (1:10) prima di usarlo per irrigare ortaggi o fiori. 

Quanto tempo ci vuole per decomporre l’erba tagliata?

Il tempo di decomposizione dell’erba tagliata varia in base a diversi fattori, come il metodo di smaltimento, le condizioni ambientali e la presenza di microrganismi. Nel compostaggio domestico, l’erba fresca si decompone in 2-6 mesi, più rapidamente se mescolata con materiali secchi e aerata regolarmente. Nel compostaggio industriale, grazie all'esposizione a temperature controllate (50-60°C), il processo richiede 4-8 settimane.

Se usata per la pacciamatura, l’erba secca si decompone in 1-3 mesi, rilasciando gradualmente nutrienti. L’erba fresca in cumuli compatti può marcire in pochi giorni, ma rischia di produrre odori sgradevoli. Per accelerare la decomposizione, bisogna evitare accumuli e garantire una buona ventilazione.

Uno strato di erba tagliata su un prato
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Come gestire dell'erba appena tagliata

I trucchi per gestire al meglio l'erba appena tagliata sono diversi. Tra questi vale la pena menzionare:

  • Verificare le normative del proprio Comune per lo smaltimento dei rifiuti verdi.
  • Usare attrezzi adeguati come un tosaerba con funzione mulching, che facilita il riciclo diretto.
  • Evitare erba trattata con pesticidi o diserbanti, sia per la pacciamatura che per il compostaggio.
  • Monitorare l’umidità lasciando asciugare l’erba prima di usarla, per evitare muffe.
  • Conservare correttamente l’erba tenendola in appositi sacchi forati, in attesa di smaltirla o riciclarla.
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