
Il compostaggio domestico è un procedimento ecologico e sostenibile che permette di trasformare i rifiuti organici in un prezioso fertilizzante naturale. Questo processo coinvolge la decomposizione controllata di materiali come avanzi di cibo, foglie, scarti vegetali e altro ancora. In un ambiente adeguato, i microrganismi degradano questi materiali, generando compost ricco di sostanze nutrienti essenziali per il terreno.
Il compostaggio domestico è un modo pratico per ridurre l'impatto ambientale dei rifiuti; infatti, creare un sistema di compostaggio in casa o in giardino non solo riduce la quantità di rifiuti che finiscono in discarica. La normativa nazionale numero 446/97 disciplina il compostaggio domestico e consente lo smaltimento dei rifiuti in autonomia.
Compostaggio domestico: cosa puoi inserire nel compost
È possibile creare un compost fai da te inserendo tutti i resti, gli scarti e gli avanzi di natura organica che possono essere facilmente degradati dai microrganismi.
Tuttavia, è fondamentale evitare di includere nel compost domestico i materiali non biodegradabili o quelli contaminati da sostanze pericolose, tossiche o dannose. Inoltre, è opportuno escludere oggetti come vetro, plastica, carta, barattoli di latta o alluminio, nonché tutto ciò che dovrebbe essere invece smaltito tramite la raccolta differenziata.
Come fare il compost? Nella seguente tabella vengono suddivisi i materiali in base alla loro idoneità al compostaggio.
Materiali ideali | Materiali che richiedono degli accorgimenti | Materiali da evitare |
● residui vegetali di cucina come scarti di frutta e verdura; ● pane che è diventato raffermo o ammuffito; ● guscio delle uova; ● residui di caffè e filtri del tè; ● foglie; ● paglia e segatura; ● erba tagliata; ● ramaglie da potature, corteccia, trucioli e piccoli rami; ● carta da cucina e fazzoletti di carta; ● pezzetti di legno o foglie ancora non decomposti presenti nel compost maturo. | ● avanzi di carne, pesce, salumi e formaggi (vanno ricoperti con altri materiali perché attirano insetti e animali domestici); ● bucce di agrumi; ● cenere in piccola quantità; ● ossa sminuzzate; ● lettiere degli animali domestici; ● foglie secche a lenta degradazione (aghi di pino, foglie di magnolia ecc.). | ● carta e cartoni plastificati, carta patinata; ● vetri e metalli; ● batterie; ● oli esausti; ● riviste e stampe a colori; ● tessuti; ● filtri dell’aspirapolvere; ● piante infestanti o affette da malattie; ● legname trattato con solventi e vernici. |
Le fasi del processo di compostaggio domestico
Nel ciclo del compostaggio, la materia organica è soggetta all'azione di numerosi organismi viventi che, attraverso diverse fasi e con l'apporto di ossigeno, la trasformano in humus, convertendola poi in vapore acqueo, anidride carbonica e sali minerali.
Il compostaggio domestico come funziona? Il processo di compostaggio si articola in tre fasi chiave:
- fermentazione: l'attività batterica innalza la temperatura nei primi giorni, raggiungendo i 40/45°C e successivamente i 50/60°C. L'aumento di temperatura è segno della corretta evoluzione. Le elevate temperature contribuiscono all'igienizzazione dei rifiuti organici, eliminando germi patogeni, uova di parassiti e neutralizzando semi di piante infestanti. In questa fase, l'apporto di ossigeno è essenziale;
- maturazione: dopo circa 30-60 giorni, la temperatura diminuirà sotto i 40°C. Durante questa fase, entrano in gioco funghi e attinomiceti, che decompongono le componenti più resistenti dei materiali vegetali come la lignina e la cellulosa. Questa è la fase più lunga e può estendersi per un periodo di 6-8 mesi;
- decomposizione: nel corso della maturazione, il compost viene colonizzato da microrganismi del suolo come acari, collemboli e lombrichi. Questi organismi frantumano ulteriormente i residui e gli ammassi, accelerando e completando il processo di decomposizione. A questo punto, il compost domestico è completamente maturo e il volume iniziale dei rifiuti si è ridotto di circa 6-7 volte.
Mediante l'apporto regolare al compostaggio di rifiuti, le tre fasi procedono simultaneamente all'interno dei diversi strati di materiale e un corretto processo di compostaggio domestico richiede generalmente da 6 a 9 mesi per completarsi.
Per il compostaggio domestico c’è una distanza e un confine da rispettare: dalla propria casa un minimo di due metri, dalle proprietà altrui minimo otto metri.

Cosa bisogna considerare quando si produce il compost?
Per ottenere un compost domestico ottimale bisogna controllare tre aspetti cruciali durante il processo, ossia:
- umidità: il livello ottimale di umidità varia tra il 50% e il 70%. Se il cumulo è troppo secco, la decomposizione microbica si rallenta notevolmente, mentre un eccesso di umidità può portare a un deficit di ossigeno, scatenando processi di putrefazione e cattivi odori. Una valutazione pratica dell'umidità è effettuabile stringendo una manciata di materiale nel pugno: l'elemento non dovrebbe gocciolare;
- aerazione: il processo di decomposizione richiede aria, pertanto è vitale garantire un'adeguata aerazione. In un cumulo compatto, manca l'ossigenazione necessaria per i microrganismi e ciò può innescare processi anaerobici che generano cattivi odori e composti acidi. L'approccio aerobico, invece, previene gli odori sgradevoli e accelera il processo, mantenendo temperature elevate;
- rapporto Carbonio/Azoto: I microrganismi coinvolti nel compostaggio domestico richiedono in media 30 atomi di carbonio per ogni atomo di azoto. Un equilibrio appropriato tra questi due elementi favorisce una decomposizione efficiente. L'equilibrio ideale si raggiunge mescolando (in volume!) circa il 50% di rifiuti azotati e il 50% di rifiuti ricchi di carbonio.
Un eccesso di carbonio rallenta il processo di compostaggio, mentre un eccesso di azoto può causare cattivi odori, poiché l'azoto in eccesso viene rilasciato sotto forma di ammoniaca.
Il compostaggio domestico puzza? Ecco alcuni suggerimenti per la gestione
L'attrezzatura utilizzata per praticare il compostaggio, per esempio il cassone o la compostiera, deve essere posizionata su una superficie non pavimentata, direttamente a contatto con il terreno, in modo da non arrecare disturbo ai vicini. La posizione ottimale per l'attrezzatura è all'ombra di un albero a foglie caduche.
Il cattivo odore emanato dal compostaggio domestico può essere una criticità, per questo i materiali devono essere periodicamente mescolati. Le sostanze devono essere mischiate considerando il loro livello di umidità. Un rapporto consigliato è di 2-3 volumi di materiale umido e 1 volume di materiale secco.
Durante l'inverno, è sufficiente mescolare il materiale una volta ogni 20-25 giorni dall'inizio del processo e poi ogni 3-5 mesi. In estate, invece, è necessario mescolare il materiale ogni 20 giorni dall'inizio del processo e poi ogni 2-4 mesi. Ogni volta che si verificano condizioni di scarsa aerazione o il compostaggio domestico puzza, è importante girare i componenti.
Per il compostaggio in compostiera, è consigliabile creare uno strato di materiale strutturale, anche mescolato con terra, spesso 4-5 cm, anche se è presente già un fondo a rete. I dispositivi diversi dalla compostiera, come cumuli o concimaie, devono sempre essere coperti in modo adeguato. La compostiera da giardino come funziona? Questo oggetto ha un coperchio che serve per consentire l’aerazione ed è collegata all’ambiente esterno.
È possibile utilizzare una copertura di rete metallica o rete ombreggiante, evitando il nylon poiché limita l'areazione del materiale, causando un odore sgradevole. Il compostaggio domestico elettrico può essere un’ottima soluzione per smaltire i rifiuti velocemente senza sentire il fetore del compost. Il composter elettrico può essere acquistato online o nei negozi dedicati.

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Cos'è il compostaggio domestico?
Compostaggio domestico, qual è il significato? Il compostaggio rappresenta un processo naturale attraverso il quale è possibile convertire la materia organica contenuta nei nostri rifiuti da cucina e provenienti dall'orto o dal giardino in compost, un prodotto che arricchisce e nutre il suolo.
Cosa mettere nel compost per non puzzare?
Può capitare che il compostaggio domestico puzza, di conseguenza per evitare questo problema il suggerimento principale è quello di mescolare il compost domestico almeno una volta alla settimana.
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