La riaccensione degli impianti di riscaldamento è un’operazione importante che richiede attenzione a diversi dettagli. Per questo, con l’arrivo dei primi freddi, è giusto chiedersi cosa fare prima di accendere i termosifoni. Un corretto avvio permette non solo di risparmiare energia ma anche di evitare imprevisti e assicurare il massimo comfort in casa. Prima di girare la manopola del termostato, è fondamentale prepararsi seguendo alcune semplici regole di manutenzione, controllo e verifica dell’impianto domestico.
Cosa controllare prima di riattivare il riscaldamento
Prima di accendere i termosifoni, è bene effettuare una serie di controlli di manutenzione. Innanzitutto, è consigliato ispezionare visivamente ogni termosifone per accertarsi che non vi siano perdite d’acqua o tracce di ruggine. Un ulteriore passaggio spesso trascurato è la pulizia: pulire i termosifoni per bene, rimuovere polvere e sporco accumulati tra le lamelle evita cattivi odori e migliora la distribuzione del calore.
Verificare che la caldaia abbia la giusta pressione, solitamente indicata dal manometro tra 1 e 1,5 bar, permette un funzionamento ottimale. Non bisogna dimenticare infine di controllare che le valvole di ogni termosifone siano integre e funzionanti, poiché un guasto può mettere a rischio tutto l’impianto.
Come si accendono i termosifoni
Dopo aver effettuato tutti i controlli preliminari, si può procedere ad attivare i termosifoni, sempre rispettando le date dell'accensione del riscaldamento in base alla zona climatica in cui ci si trova.
- Se si dispone di una caldaia autonoma, basta accenderla tramite l’apposito comando e impostare la temperatura desiderata. È utile avviare inizialmente i termosifoni a una temperatura medio-bassa, così da permettere all’impianto di “riscaldarsi” gradualmente.
- Qualora l’impianto fosse spento da mesi, lasciarlo in funzione almeno mezz’ora prima di regolarne la temperatura per consentire un riscaldamento uniforme in tutta la casa. È bene infine monitorare alcuni minuti il funzionamento per accertarsi che i termosifoni diventino caldi in modo omogeneo.
Come accendere i termosifoni dal termostato
Il termostato è il cuore dell’impianto moderno di riscaldamento. Per accendere i termosifoni usando un termostato ambiente, è necessario impostare la temperatura desiderata. I modelli digitali permettono di programmare diverse fasce orarie e temperature per ottimizzare l’uso del riscaldamento a seconda della presenza in casa.
Prima dell’accensione, è consigliabile impostare il termostato su una temperatura non troppo alta, così da evitare sbalzi termici ed eccessivi consumi. I sistemi più evoluti di impianti con domotica consentono anche il controllo da remoto tramite app, utili per accendere il riscaldamento prima del rientro a casa e trovare un ambiente già caldo.
Come si accendono i termosifoni centralizzati
Nel caso di riscaldamento centralizzato, l'accensione dei termosifoni segue regole differenti. Solitamente è l’amministratore del condominio o la ditta incaricata che gestisce l’attivazione dell’impianto comune. I singoli condomini possono però regolare le valvole termostatiche presenti su ogni termosifone per decidere quanto calore ricevere in ciascuna stanza.
Anche con l’impianto centralizzato, è importante sfiatare i caloriferi per evitare accumuli d’aria, e accertarsi che tutte le valvole siano aperte almeno al minimo quando si prevede l’accensione stagionale.
Cosa succede se si accende il riscaldamento prima di sfiatare i caloriferi?
Saltare lo sfiato dei termosifoni prima dell’accensione può ridurre l’efficienza del riscaldamento e causare fastidiosi rumori. L’aria intrappolata nei radiatori forma delle “bolle” che ostacolano il regolare percorso dell’acqua calda. Questo significa che alcune sezioni del termosifone rimarranno fredde e la stanza non si scalderà omogeneamente.
Oltre a un comfort ridotto, si rischia anche un maggior consumo energetico perché l’impianto dovrà lavorare più a lungo per raggiungere la temperatura desiderata. In certi casi, il mancato sfiato può persino danneggiare la caldaia o creare perdite nei radiatori, con conseguenti costi di riparazione.
Quanta acqua si deve togliere dai termosifoni?
Come detto, uno step fondamentale della manutenzione è il cosiddetto “sfiato” dei termosifoni, che consiste nel far uscire l’aria presente all’interno dei radiatori per migliorare la diffusione del calore. L’obiettivo non è tanto togliere l’acqua, quanto eliminare bolle d’aria che impediscono il corretto funzionamento.
- Per farlo si usa la valvolina posta su ogni radiatore, aprendola leggermente e lasciando fuoriuscire l’aria finché non inizia a scorrere solo acqua. Non è necessario scaricare molta acqua; bastano pochi secondi.
- Se si nota che l’acqua fuoriesce con pressione debole o sporca, meglio ripetere la procedura anche più volte. Questo passaggio va fatto sempre a termosifoni freddi e impianto spento.
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