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Quali sono i prevvedimenti rimasti fermi
I provvedimenti rimasti fermi GTRES

Sul tavolo del nuovo governo Conte bis ci sono tante leggi rimaste in sospeso su cui lavorare. Vediamo di quali provvedimenti si parla.

Come evidenziato da Repubblica, la nuova maggioranza giallo rossa in Parlamento è chiamata a ridiscutere numerosi provvedimenti in stand by:

Salario minimo – Il ddl sull’introduzione del salario minimo è un cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle ed è fermo da mesi in commissione Lavoro del Senato. Anche il Pd ha presentato una proposta di legge in merito, bisogna vedere se le due forze politiche troveranno sul tema un compromesso.

Chiusure domenicali – La proposta di legge per le chiusure domenicali dei negozi è un altro cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle, ma il ddl è bloccato in commissione Attività produttive della Camera.

Conflitto di interessi – Dopo lo svolgimento di una serie di audizioni, era atteso in commissione Affari costituzionali della Camera un testo base che unificasse le varie proposte di legge sul tema, di cui due a firma M5S.

Acqua pubblica – L’esame sulla gestione pubblica dell’acqua – norma richiesta dal Movimento 5 Stelle – è fermo da diversi mesi in commissione Ambiente di Montecitorio.

Eutanasia – Su spinta della Consulta, alla Camera si è tentata una mediazione tra le diverse sensibilità e posizioni, ma non si è mai arrivati a un testo base e lo stesso presidente Roberto Fico ha eliminato l’eutanasia dal calendario dei lavori dell’Aula di settembre. In commissione Sanità e Affari sociali sono in realtà 37 i provvedimenti rimasti in sospeso, fra i quali il Sunshine act, l’infermiere di famiglia, la prevenzione vaccinale e la nomina dei manager delle aziende sanitarie.

Codice della strada – La riforma al Codice della Strada, approvata in Commissione Trasporti della Camera, non è ancora giunta all’esame dell’Aula.

Separazione carriere magistrati – La proposta di legge sulla separazione delle carriere dei magistrati – di iniziativa di Forza Italia su spinta di una legge popolare – è in quota alle opposizioni, ma ha visto schierati su fronti diversi i due ex alleati di governo (Lega favorevole e M5S più critici). Il Pd è diviso, con i renziani favorevoli alla proposta.

Polizia locale – Per quanto riguarda la polizia locale, in commissione è stata depositata una proposta di legge targata M5S, mentre si attendeva un analogo ddl del governo, che però non è mai stato assegnato al Parlamento.

Riforme costituzionali – Per il taglio dei parlamentari serve solo l’ultimo via libera della Camera. La riforma che introduce il referendum propositivo è in attesa di terminare l’iter delle quattro letture. L’ultima riforma costituzionale del voto ai 18enni per l’elezione del Senato ha superato solo il primo step. Un intervento di taglio dei costi della politica vede favorevole il Pd, ma in un quadro di riforma istituzionale più ampia, che comprenda anche una riforma della legge elettorale in senso proporzionale.

Stop numero chiuso nelle università – La riforma prevedeva anche il test d’ingresso a Medicina e altri atenei scientifici dopo il primo anno. Il testo base era stato presentato prima delle ferie estive in commissione Cultura di Montecitorio.

Affido condiviso – Il ddl Pillon ha avuto un iter travagliatissimo. La ministra della Famiglia Elena Bonetti ha dichiarato che il ddl “resterà chiuso in un cassetto”, in quanto “non è una priorità del nuovo governo”.

Videosorveglianza asili nido – Già esaminata nella scorsa legislatura, la proposta di legge aveva ripreso il suo iter al Senato, ma l’esame in commissione non è terminato. La proposta di legge sarebbe dovuta approdare in Aula dopo l’estate.

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