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Decreto ambiente, quali sono le misure che vuole introdurre il nuovo governo?
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Il nuovo governo giallorosso ha un’anima “green”. L’esecutivo, infatti, è già al lavoro per alzare il livello di ecosostenibilità del Paese. Ecco le misure del decreto ambiente.

Il Sole 24 Ore ha anticipato i contenuti della bozza di decreto ambiente che potrebbe approdare al Consiglio dei Ministri a brevissimo, come da programma di governo (che contiene il Green new deal).

Il punto più delicato riguarderebbe il taglio alle tax expenditures (riduzione del 10% all'anno, a partire dal 2020, degli sconti fiscali elencati dal “Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi” realizzato dal ministero dell'Ambiente). Ma la questione è particolarmente spinosa (e a rischio proteste) perché, di questa lista, fanno parte anche gli sconti sull'acquisto di carburante per gli autotrasportatori e per l'agricoltura.

Nei piani del governo, il 50% della somma risparmiata con i tagli alle tax expenditures finanzierebbe misure fiscali che in favore della salvaguardia dell'ambiente (valgono già 15,2 miliardi secondo il censimento ministeriale) e al finanziamento di modelli sostenibili di produzione e consumo.

Il decreto ambiente prevederebbe, poi, anche dei bonus mirati per zone geografiche. Nel dettaglio, nel testo ci sarebbe un incentivo di rottamazione fino a 2mila euro per chi rottama la propria vettura classe euro 4 o precedenti. Il bonus, sotto forma di credito d’imposta, però, non sarebbe generalizzato ma potrebbero usufruirne solo i residenti nelle città metropolitane (cioè le vecchie province) delle zone più inquinate, quelle interessate da procedure d’infrazione Ue.

Il bonus, tra l’altro, non sarebbe connesso all’acquisto di un nuovo veicolo e sarebbe utilizzabile per 5 anni a patto di non comprare nei due anni successivi un’autovettura “non a basse emissioni”. Al momento, però, non c’è chiarezza su come verrà finanziato.

Ma il decreto ambiente ha un raggio d’azione alquanto ampio. Sarebbe previsto, infatti, anche un maxi-sconto sui saponi o alimentari sfusi, privi di packaging in plastica: per ridurre la produzione di imballaggi per beni alimentari e prodotti detergenti per gli anni 2020, 2021 e 2022 si prevede un contributo pari al 20% del costo di acquisto di prodotti sfusi e alla spina, privi di imballaggi primari o secondari. Lo sconto è diretto per gli acquirenti e sotto forma di credito di imposta, nel limite di 10 milioni l'anno, per i venditori.

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