La prossima legge di Bilancio potrebbe addirittura raddoppiare il numero di giorni concessi ai padri per la nascita di figli
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Congedo di paternità 2020, cosa cambia per i neo papà?
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Tra i temi più dibattuti in vista della legge di Bilancio 2020 ce ne sono alcuni che riguardano le misure per la famiglia. Tra queste, molto probabilmente dovrebbe essere inserito in manovra l’aumento dei giorni per il congedo di paternità.

Il Ministro per le Pari Opportunità, la famiglia e le disabilità Elena Bonetti, di recente, ha dichiarato apertamente che si sta lavorando affinché il congedo di paternità venga raddoppiato, estendendolo così a 10 giorni. Si tratta, in realtà, di un passo praticamente obbligato.

Proprio nell’ottica di facilitare la conciliazione tra lavoro e vita di famiglia, infatti, la misura era stata già stabilita da una direttiva approvata il 4 aprile 2019 dal Parlamento Europeo. L’Italia, infatti, è chiamata ad adeguarsi alla situazione vigente nel resto dei Paesi europei, in cui neo papà hanno più dei 5 giorni a disposizione attualmente nello Stivale.

Nel dettaglio, la direttiva europea stabilisce che debbano essere riconosciuti almeno 10 giorni lavorativi di congedo parentale per il padre o il secondo genitore equivalente, se riconosciuto dalla legislazione nazionale, nei giorni vicini alla nascita (anche per il parto del feto morto). Il congedo, inoltre, deve essere retribuito a un livello non inferiore all’indennità di malattia.

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