Come ogni anno, il Geography Index dell’Osservatorio JobPricing ha scattato la sua fotografia sullo stipendio medio in Italia. Nel 2019 i salari più alti si sono registrati in Lombardia, seguita da Trentino-Alto Adige e Lazio.
Il Geography Index, infatti, è il report annuale dell'Osservatorio JobPricing - quest'anno in collaborazione con Spring Professional - che analizza e valorizza le differenze retributive tra le varie regioni e province italiane e restituisce una classifica puntuale delle stesse sulla base dei livelli retributivi medi.
Si confermano ai primissimi posti Lombardia (31.472 euro di stipendio medio) e Trentino-Alto Adige (31.136 euro), mentre la sorpresa riguarda il terzo posto del Lazio (30.353 euro) che guadagna una posizione rispetto allo scorso anno e scavalca l’Emilia-Romagna (30.305 euro).
Le regioni con gli stipendi medi più bassi sono tutte al Sud. Il fanalino di coda è la Basilicata (24.495 euro), l’unica regione italiana a non superare il muro dei 25.000 euro. Cifra che supera, anche se di poco, la Calabria (25.083 euro), penultima in classifica, che si piazza subito dietro alla Sicilia (25.435 euro).
Scendendo invece nel dettaglio delle province, Milano si conferma per distacco prima in classifica per Ral media di (33.948 euro). Bolzano (32.088 euro), secondo gradino del podio, è distanziata di quasi 2.000 euro, mentre Monza-Brianza si guadagna il bronzo (31.688 euro). Maglia nera per Nuoro (23.581 euro), seguita da altre due isolane Ragusa (23.721 euro) e Messina (23.910 euro).
Salerno (27.519 euro), invece, fa registrare la scalata più significativa, guadagnando ben 15 posizioni in classifica rispetto allo scorso anno (seppur ancora al di sotto della media nazionale e al 55esimo posto). Chieti e Teramo guadagnano 13 posizioni, mentre Aosta e Latina ne perdono 8.
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