Prestiti alle imprese, le misure del decreto liquidità

È arrivata la versione del decreto liquidità che verrà ora discussa in Consiglio dei ministri. Sul tavolo ci sono varie misure di supporto alle imprese grandi, medie e piccole. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta punto per punto.

Il governo vuole assicurare liquidità alle aziende, per questo la dotazione del Fondo di Garanzia (affidato alla Sace, che dovrebbe rimanere però in Cassa depositi e prestiti) per le piccole imprese sale a sette miliardi. Per i prestiti fino a 25mila, infatti, la garanzia dello Stato sarà al 100%, senza valutazione del credito. Stesso discorso (garanzia al 100%) anche per i prestiti fino a 800mila euro, seppure con una valutazione della solvibilità (garanzia al 90% per i prestiti fino a 5 milioni di euro, con possibilità di arrivare al 100% con la controgaranzia di Confidi e con una valutazione che tiene conto solo della situazione pre-crisi Covid19).

Per questa tipologia di prestiti è previsto un periodo di restituzione fino a 6 anni e alcune semplificazioni burocratiche per un'erogazione rapida, ad esempio si potrà presentare la certificazione antimafia anche dopo l’erogazione del prestito. È poi previsto che gli enti territoriali - le regioni e i comuni - che vogliono unire le forze per aiutare i territori e garantire le aziende locali possano contribuire con risorse proprie.

Un’ulteriore misura si riferisce alle banche che aiutano le imprese, con un intervento sui portafogli di finanziamenti per imprese a rischio. Si prevedono tre misure specifiche: l'aumento dell'ammontare massimo del portafoglio a 500 milioni; ammissione senza valutazione del merito di credito; garanzia al 90% sulle tranche junior, quelle più rischiose.

Il testo del decreto, inoltre, prevede anche un adeguamento della norma “Golden power”, contro le scalate alle imprese italiane dall'estero. Viene allargato il campo d'azione per impedire scalate ostili alle aziende italiane dei settori agroalimentari, biomedicali e tecnologici. Si discuterà anche della sospensione di adempimenti e versamenti fiscali per almeno due mesi.