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Le ultime novità sull’anticipo del Tfr
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Importanti novità in arrivo in tema di anticipo Tfr. A breve, infatti, sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale (già registrato in Corte dei Conti) che assorbe la ratifica dell’accordo quadro con l’Abi per l’anticipo del Tfs e del Tfr.

È già operativa quindi la misura per “dare ossigeno ai tanti pensionati costretti ad attendere anni per la buonuscita”, come ha affermato il ministro della Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone. Non dovrebbe tardare troppo la messa online piattaforma per avviare le operazioni di richiesta di liquidazione dell’anticipo del Tfs e del Tfr sul sito del Dipartimento della funzione pubblica.

La somma massima che sarà erogabile è di 45mila euro, la piattaforma fornirà tutte le informazioni sulla procedura e l’elenco degli istituti di credito che aderiscono all’accordo. Sarà anche possibile calcolare la decorrenza dei trattamenti.

La procedura per accedere all’anticipo del Tfr prevede che venga presentata la richiesta direttamente all’ente erogatore (l’Inps, ad esempio) con la certificazione del diritto all’anticipazione. Entro 90 giorni l’ente dovrà rilasciare la certificazione del diritto e dell’ammontare complessivo, oppure il rigetto della domanda.

Il richiedente deve presentare la domanda di anticipo Tfr alla banca allegando i seguenti documenti:

  • certificazione del diritto all’anticipo;
  • proposta di contratto di anticipo predisposta dalla banca;
  • numero di conto corrente intestato o cointestato per accreditare l’importo finanziato;
  • la dichiarazione sullo stato di famiglia e, nel caso di separazione o divorzio, l’indicazione dell’eventuale importo dell’assegno previsto per l’ex coniuge.

La banca poi deve comunicare all’ente erogatore la presentazione della domanda e l’accettazione della proposta di anticipo Tfr ed entro 30 giorni, dopo le verifiche del caso, l’ente comunica alla banca la presa d’atto della conclusione del contratto.

Successivamente, ed entro 15 giorni dalla data di efficacia del contratto di anticipo, la banca deve versare l’importo sul conto corrente indicato dal richiedente. Considerando solo il tempo a disposizione dell’ente erogatore si arriva a 4 mesi, a cui vanno aggiunti i tempi delle banche, che porterebbe i tempi di attesa oltre.

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