Un mutuo a tasso variabile costa oggi fino a quasi 5.500 euro in più all'anno rispetto al 2021. Lo afferma in una nota il Codacons commentando i dati di Bankitalia secondo cui i tassi su nuovi mutui risultano a novembre in salita al 4,92%, portando l'indice Taeg al livello massimo dal 2008. Considerando le migliori offerte presenti oggi sul mercato, spiega il Codacons, per un mutuo a tasso variabile da 150mila euro della durata di 30 anni, la rata mensile passa da 442 euro di settembre 2021 agli attuali 767 euro, con un maggior esborso annuo di 3.900 euro. Per un mutuo da 100.000 euro a 25 anni la rata passa da 346 euro a 557 euro, pari ad una maggiore spesa da 2.532 euro annui.
Se invece si analizza l'andamento di un mutuo da 200mila euro a 20 anni, l'impatto è più pesante: la rata mensile sale infatti di 454 euro rispetto al 2021, equivalente ad una stangata da 5.448 euro all'anno.
A causa dell'escalation dei tassi, le famiglie italiane fanno sempre più fatica a pagare le rate del mutuo - denuncia il Codacons - Basti pensare che nel 2023 sono circa 200mila i nuclei che hanno saltato una o più rate del mutuo a tasso variabile, proprio a causa dei costanti rialzi dei tassi che impattano come un macigno sulle tasche dei cittadini.
I dati di ABI di dicembre 2023
Dopo l'aumento registrato a novembre, nell'ultimo mese dell'anno il tasso sui nuovi mutui erogati dalle banche in Italia alle famiglie si è attenuato al 4,42%, dal 4,50% del mese precedente. Lo riporta alla Abi nel suo Rapporto mensile. Secondo l'associazione si tratta del primo calo dopo 24 mesi di rialzi. Il tasso sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è invece ulteriormente aumentato, al 5,69% dicembre dal 5,59% novembre.
Secondo l'associazione bancaria a dicembre il tasso medio sul totale dei prestiti è stato pari al 4,76%, un livello stabile rispetto al mese precedente.
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