Anche per rendere possibile un corretto disegno delle policy
Commenti: 0
Case green Bankitalia
Getty images
Askanews

 Sull'efficienza energetica di immobili e abitazione bisogna "aumentare la disponibilità di dati sia per un corretto disegno delle misure di policy sia per lo sviluppo di soluzioni di mercato. L'intervento pubblico dovrebbe rivolgersi in via prioritaria alle famiglie meno abbienti e concentrarsi sulle misure maggiormente in grado di migliorare l'efficienza energetica. Sarebbe anche opportuno che agli incentivi fiscali si affiancassero altri strumenti e che fossero previste coperture adeguate e certe". Lo sostiene uno studio pubblicato dalla banca d'Italia nella collana "Questioni di Economia e Finanza".

Il lavoro illustra l'attuale quadro normativo nazionale in materia di miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici e fornisce dati sulle caratteristiche delle abitazioni italiane e dei loro occupanti. Riassume la letteratura su costi e benefici degli investimenti in efficienza energetica e sul ruolo del settore pubblico, degli intermediari finanziari e del settore privato. Sulla base dell'esperienza italiana e di altri paesi, formula alcune considerazioni per il disegno degli interventi pubblici volti a favorire il miglioramento dell'efficienza energetica.

Secondo l'analisi, le norme europee per l'efficientamento energetico delle abitazioni, in via di approvazione, potranno imporre obblighi significativi in un arco temporale circoscritto. Questo lavoro descrive il contesto di riferimento in relazione al quadro normativo, alle caratteristiche delle abitazioni e a quelle dei residenti, alla letteratura economica su costi e benefici degli investimenti in EE e ruolo del settore pubblico, degli intermediari finanziari e del settore privato. Si propongono, successivamente, alcune considerazioni per il disegno di interventi volti ad aumentare gli investimenti in efficientamento.

Un elemento critico, avverte lo studio, attiene alla scarsa disponibilità dei dati sull'efficienza energetica delle abitazioni, sui consumi energetici e sulle misure di incentivazione passate, che risulterebbero invece necessari sia per lo sviluppo di soluzioni di mercato (l'azione delle banche e del settore privato a favore degli investimenti in efficientamento) sia per un corretto disegno degli interventi pubblici. Dati anche i vincoli di finanza pubblica, questi ultimi dovrebbero rivolgersi in via prioritaria alle famiglie meno abbienti, che hanno una maggiore probabilità di risiedere in abitazioni non efficienti e di essere soggette a vincoli di liquidità, e concentrarsi sulle misure maggiormente in grado di migliorare l'efficienza energetica. Sarebbe anche opportuno che agli incentivi fiscali si affianchino altri strumenti e che siano previste coperture adeguate e certe.

Vedi i commenti (0) / Commento

per commentare devi effettuare il login con il tuo account