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Ci sono voluti più giorni del previsto, ma la partita sul fotovoltaico adesso è chiusa. Dopo settimane di incertezza, alimentate dallo scontro tra i ministri prestigiacomo (ambiente) e romani (sviluppo economico), il quarto conto energia ha chiarito quando scatteranno gli incentivi per il fotovoltaico

Duei punti fondamentali dell'accordo. "Il primo è il decalage" che permetterà dal primo gennaio 2013 "un livello di incentivi che consente di far andare a regime il sistema tedesco", con incentivi inversamente proporzionali alla capacità installata

Il secondo pilastro, il nodo più discusso con il ministero dell'ambiente è quello della "certezza della produzione elettrica". Questo risolve il conflitto tra i due ministri. Secondo romani, infatti, per evitare aburis gli incentivi devono scattare solo quando effettivamente comincia davvero l'allacciamento dell'impianto fotovoltaico alla rete elettrica

Secondo prestigiacomo, invece, la tariffa doveva essere fissata al massimo entro due mesi dalla conclusione dei lavori di costruzione dell'impianto, in modo che chi investe abbia la certezza dell'incentivo, anche nel caso di allacciamento in ritardo

L'accordo è dunque un compromesso. Gli incentivi scatteranno al momento dell'allaccio, ma ci saranno garanzie per un allacciamente veloce. Se questo non avvenisse, per colpa del gestore della rete, ci sarà il risarcimento sul tempo perso. Secondo la prestigiacomo tale risarcimento dovrebbe avvenire da parte del gestore stesso (che certo non ne sarà felice)

Il decreto si applica agli impianti fotovoltaici che entrano in esercizio in data successiva al 31 maggio 2011 e fino al 31 dicembre 2016, per un obiettivo indicativo di Potenza installata a livello nazionale di circa 23.000 mw, corrispondente ad un costo indicativo cumulato annuo degli incentivi stimabile tra 6 e 7 miliardi di euro. Per gli impianti solari fotovoltaici dal 2013 in poi il taglio delle tariffe va da 9 al 30% fino al 2016 rispetto alla tariffa del semestre precedente

Cosa dicono gli operatori del fotovoltaico? da un lato si registra la soddisfazione di gifi (gruppo legato a confindustria), il resto invece è critoco: "l’ultima bozza è peggiorativa e penalizzante rispetto alla precedente  - ha detto il presidente di assolare gianni chiannetta – sono state addirittura ridotte le già magre risorse che erano state previste per il 2011-2012 dai 447 milioni iniziali a 300mila"

Per Roberto scognamillo, di sos rinnovabili "praticamente siamo senza lavoro. Le banche italiane e straniere hanno già fatto sapere che con questo sistema non concederanno alcun credito. Il rischio anche per loro è troppo alto".  Proprio in previsione di questa emergenza, "abbiamo fatto partire una grande sottoscrizione per una azione di risarcimento nei confronti del governo da parte di tutti gli imprenditori danneggiati"

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