Entro il 30 giugno 2018 a chi ha aderito alla definizione agevolata delle cartelle esattoriali notificate dal 1° gennaio 2000 al 30 settembre 2017 verrà inviata la “Comunicazione delle somme dovute”. Si tratta degli importi da pagare e dei bollettini di pagamento in base al piano di rate indicato dal contribuente nel modello di adesione. Parte così la seconda fase della rottamazione cartelle esattoriali.
Nel dettaglio, la “Comunicazione delle somme dovute” informa sull’accoglimento o il rigetto della domanda di adesione, su possibili debiti che non possono rientrare nella definizione agevolata, sugli importi da pagare e sulla data entro cui è necessario effettuare il pagamento. La comunicazione contiene anche i bollettini di pagamento, che è possibile diluire fino a un massimo di 5 rate nel caso di cartelle in riscossione nel 2017 e fino a un massimo di 3 rate nel caso di cartelle datate da gennaio 2000 al 31 dicembre 2016.
L’Agenzia delle Entrate invia una sola comunicazione per ogni dichiarazione presentata con l’evidenza dell’annualità di affidamenti dei carichi posti in riscossione. Le comunicazioni saranno di cinque tipi diversi, a seconda del grado di accoglimento o rifiuto della domanda di adesione.
In caso di Accoglimento Totale della richiesta (AT), il contribuente dovrà pagare per debiti rottamabili e non avrà da pagare per debiti non rottamabili. Nel caso di Accoglimento Parziale della richiesta (AP), il contribuente dovrà anche pagare debiti non rottamabili. Nel caso definito con AD, il contribuente non dovrà pagare nulla. Nel caso AX il contribuente ha debiti rottamabili, ma non deve pagare nulla e ha un debito residuo da pagare per debiti non rottamabili. Nel caso RI, infine, si ha il rigetto totale della domanda di adesione, in quanto i debiti indicati nella dichiarazione non sono rottamabili.
Per i contribuenti che avevano una rateizzazione in essere al 24 ottobre 2016 e non sono in regola con il pagamento delle rate scadute al 31 dicembre 2016, l’Agenzia invierà una nuova lettera con l’importo da pagare entro il 31 luglio 2018 in modo che il debito residuo delle cartelle possa essere inserito nella definizione agevolata. Dopo quindi aver verificato l’avvenuto pagamento, l’Agenzia invierà entro il 30 settembre una nuova comunicazione delle somme dovute per poter rottamare anche queste cartelle.
Con il pagamento della prima rata della definizione agevolata, vengono revocati piani di rateizzazione precedenti, se presenti. In caso di mancato pagamento (o tardivo) della prima rata della definizione agevolata, non è possibile avere nuovi provvedimenti di rateizzazione se non per le cartelle notificate da meno di 60 giorni dalla data di presentazione della dichiarazione di adesione alla rottamazione.
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