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Comunicazione dati affitti brevi: guida per gli intermediari alla scadenza del 20 agosto
GTRES

Entro il 20 agosto 2018, gli intermediari e le società di intermediazione, sia tradizionali che online, dovranno trasmettere all'Agenzia delle Entrate i dati relativi ai contratti di locazione breve stipulati a decorrere dal 1º giugno 2017. Ecco alcune informazioni utili per arrivare preparati all'appuntamento con il Fisco.

La nuova disciplina si applica alle persone fisiche che esercitano attività di intermediazione immobiliare o a soggetti che gestiscono portali telematici che mettono in contatto persone che cercano alloggi per brevi periodi con persone che li mettono a disposizione. Si tratta delle locazioni di immobili ad uso abitativo di durata non superiore a 30 giorni.

Prima fissata al 2 luglio, la scadenza per la comunicazione dei dati è stata poi rinviata al 20 agosto con un provvedimento del 20 giugno scorso. Si tratta del primo adempimento per gli intermediari immobiliari alle prese con quanto previsto dalla Manovra correttiva 2017. Le modalità con le quali questi soggetti devono assolvere gli adempimenti di comunicazione e conservazione dei dati, nonché di versamento, certificazione e dichiarazione delle ritenute operate sono state individuate dal provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 12 luglio 2017.

Ai fini dell'obbligo di trasmissione dei dati è irrilevante:

  • la forma giuridica del soggetto che svolge l’attività di intermediazione (individuale o associata);
  • la condizione di residente del soggetto che svolge l’attività di intermediazione;
  • la modalità con cui l’attività è svolta potendo questa riferirsi a contratti di locazione breve stipulati on line e a contratti stipulati off line.

Sono tenuti agli adempimenti tutti gli intermediari compresi quelli fiscalmente non residenti nel territorio dello Stato:

  • se in possesso di una stabile organizzazione in Italia, ai sensi dell’articolo 162 del TUIR, adempiono agli obblighi per il tramite della stabile organizzazione;
  • se risultano privi di stabile organizzazione in Italia, si avvalgono di un rappresentante fiscale, in qualità di responsabile d’imposta, il quale provvede anche alla richiesta di attribuzione del codice fiscale dei soggetti rappresentati qualora non ne siano in possesso.

contratto affitto brevi: dati da trasmettere

I soggetti che intervengono nella conclusione dei contratti di locazione breve devono trasmettere all’Agenzia delle Entrate:

  • nome, cognome e codice fiscale del locatore
  • durata del contratto
  • indirizzo dell’immobile
  • importo del corrispettivo lordo

Non tutti gli intermediari che agevolano l’incontro tra domanda e offerta di abitazione sono tenuti alla trasmissione dei dati, ma solo quelli che, oltre a tale attività, danno un supporto professionale o tecnico informatico nella fase del perfezionamento dell’accordo.

Per esempio, l’intermediario deve comunicare i dati del contratto se il conduttore ha accettato la proposta di locazione tramite l’intermediario stesso o aderendo all’offerta di locazione tramite una piattaforma on line. Al contrario, se il locatore si avvale dell’intermediario solo per proporre l’immobile in locazione ma il conduttore comunica direttamente al locatore l’accettazione della proposta, l’intermediario non è tenuto a comunicare i dati del contratto. In questa situazione, infatti, ha solo contribuito a mettere in contatto le parti, rimanendo estraneo alla fase di conclusione dell’accordo.

Modalità di trasmissione dei dati locazioni brevi

I dati sono predisposti e trasmessi attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, secondo le specifiche tecniche della stessa Agenzia. Per i contratti relativi allo stesso immobile e stipulati dallo stesso locatore, la comunicazione dei dati può essere effettuata anche in forma aggregata

Sanzioni omessa comunicazione dati

Per l’omessa, incompleta o infedele comunicazione dei dati relativi ai contratti è prevista una sanzione da 250 a 2.000 euro. Tale sanzione è ridotta alla metà se la trasmissione avviene entro i 15 giorni successivi alla scadenza, o quando, nello stesso termine, si effettua la trasmissione corretta dei dati. Non è sanzionabile, invece, l’errata o incompleta comunicazione dei dati se causata dal comportamento del locatore.

Affitti brevi, per quanto devo conservare i dati?

Gli intermediari che sono intervenuti nella stipula del contratto sono tenuti a conservare gli elementi posti a base delle informazioni da comunicare e dei dati relativi ai pagamenti o ai corrispettivi incassati per tutto il periodo previsto per la notifica di un avviso di accertamento. In pratica, i dati vanno conservati fino al: 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione; 31 dicembre del settimo anno successivo a quello in cui la dichiarazione avrebbe dovuto essere presentata, nei casi di omessa presentazione o di presentazione di dichiarazione nulla.

Recesso del contratto, cosa succede?

Se il recesso è antecedente alla comunicazione dei dati, gli intermediari non sono tenuti a trasmettere gli stessi all'Agenzia delle Entrate. Se il recesso è esercitato successivamente all’adempimento dell’obbligo di trasmissione, l’intermediario dovrà rettificare la comunicazione effettuata utilizzando le modalità informatiche predisposte dall’agenzia.

 

 

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