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“La contraffazione, la falsificazione e l'imitazione del made in Italy alimentare nel mondo ha superato il fatturato di 60 miliardi di euro. Si tratta di prodotti che nulla hanno a che fare con la realtà produttiva nazionale”. A lanciare l’allarme è la Coldiretti con un’analisi divulgata in occasione dell’incontro “La lotta alla contraffazione e alla pirateria” ad Expo.

I prodotti colpiti dal falso “Made in Italy”

L'associazione degli agricoltori ha fatto sapere che ormai due prodotti su tre in vendita sul mercato internazionali sono falsi e ha spiegato: "Il falso made in Italy a tavola colpisce in misura diversa tutti i diversi prodotti, dai salumi alle conserve, dal vino ai formaggi, ma anche extravergine, sughi o pasta e riguarda tutti i continenti".

Chi “tarocca” il cibo italiano

Coldiretti ha poi sottolineato: “In realtà, a differenza di quanto avviene per altri articoli come la moda o la tecnologia, a taroccare il cibo italiano non sono i Paesi poveri, ma soprattutto quelli emergenti o i più ricchi, a partire proprio dagli Stati Uniti e dall'Australia”.

I prodotti più taroccati

Tra i prodotti più taroccati, secondo la Coldiretti, ci sono i formaggi, a partire dal Parmigiano Reggiano e dal Grana Padano. Ma anche il provolone, il gorgonzola, il pecorino romano, l'asiago o la fontina. Non mancano poi i salumi più prestigiosi, dal Parma al San Daniele. Tra i falsi spiccano anche gli extravergine di oliva e le conserve, come il pomodoro San Marzano.

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