Nel 2020, il 22% delle aziende dell'UE ha effettuato vendite tramite e-commerce e il 19% ha riferito che le vendite online hanno raggiunto almeno l'1% del fatturato totale, con un aumento di 1 punto percentuale rispetto al 2019 e di 6 punti percentuali rispetto al 13% del 2010. gli ultimi dati Eurostat lo confermano.
La costante crescita delle vendite di e-commerce in molti Paesi è stata accentuata dalla pandemia di coronavirus e dalle restrizioni ai movimenti, che hanno portato sia i clienti che le aziende a un maggiore interesse per le vendite online. La Danimarca ha registrato la più alta percentuale di aziende che vendono online (vendite elettroniche di almeno l'1% del suo fatturato totale) tra gli Stati membri dell'UE con il 38%, la stessa percentuale dell'anno precedente. Al secondo posto Irlanda e Svezia con il 34% ciascuna, registrando un aumento di 1 e 3 punti percentuali rispetto al 2019.
Belgio e Finlandia hanno registrato il maggior aumento delle aziende che vendono online (vendite elettroniche di almeno l'1% del fatturato totale) nel 2020 , entrambi sono aumentati di 5 punti percentuali, rispettivamente al 31% e al 24%. Al contrario, la Romania ha registrato il calo maggiore tra gli Stati membri, con un calo di 6 punti percentuali al 12%, seguita dalla Repubblica ceca (da -5 punti percentuali al 25%) e dal Portogallo (da -4 punti percentuali al 16%).
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