Le misure prese dal governo di Boris Johnson per combattere la pandemia hanno avuto ripercussioni anche sul mercato immobiliare. I prezzi delle case sono scesi dell'1,7% a maggio rispetto al mese precedente, secondo Nationwide, facendo registrare il calo più netto da febbraio 2009.
L'impatto delle restrizioni su popolazione, lavoratori e famiglie nel tentativo di fermare la diffusione della pandemia di coronavirus nel Regno Unito sta spingendo la società britannica nella più grande recessione dell'ultimo secolo. Sebbene le misure stiano lentamente iniziando a calare, i prestiti sono crollati ad aprile, riflettendo un calo record delle vendite al dettaglio. Il credito al consumo, inoltre, ha registrato il suo primo calo annuale dal 2012. Gli investitori si aspettano che la Banca d'Inghilterra aumenti gli acquisti di obbligazioni questo mese.
Per quanto riguarda il mercato immobiliare, i prezzi hanno avuto il più grande calo in oltre un decennio, secondo la Nationwide Building Society. “La combinazione senza precedenti di stimolo monetario, sostegno fiscale e pagamenti differiti dovrebbe attenuare e prevenire un calo repentino e sostenuto dei prezzi delle case quando l'attività riprenderà. Tale riserva sarà messa alla prova nei prossimi mesi man mano che lo stimolo fiscale si ridurrà e la moratoria sarà finita", afferma Niraj Shah, economista di Bloomberg.
Con la caduta dell'attività economica, le famiglie stanno aumentando la propensione al risparmio, il che potrebbe gettare le basi per una forte ripresa della spesa e del mercato immobiliare nel 2021. "La spesa e l'indebitamento si riprenderanno a giugno, quando tutti i negozi vengono riaperti", ha dichiarato Samuel Tombs, capo economista del governo britannico a Londra. "Ma dubitiamo che le famiglie spenderanno ciò che hanno accumulato durante il lockdown, data la maggiore insicurezza del lavoro e l'incertezza sulla pandemia".
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