Come Vienna è diventata la capitale dell'edilizia popolare

La politica abitativa di Vienna, in Austria, è stata oggetto di numerosi studi ed è spesso citata come esempio da seguire. Gran parte del patrimonio immobiliare è pubblico, un modello su cui lavorano da un secolo. E i Gemeindebau sono il “volto” di questa politica. Eppure 100 anni fa la città stava affrontando una crisi immobiliare. In risposta, il governo socialdemocratico dell’epoca ha cercato una soluzione che le città moderne cercano di imitare ancora oggi: un massiccio programma di costruzione di alloggi pubblici, come spiega Bloomberg.

I complessi residenziali comunali che sono stati costruiti sono conosciuti come “Gemeindebau” e hanno portati sul mercato un volume di case mai visto prima. I risultati a lungo termine continuano ad essere visibili.

GTRES

Nel dettaglio, i "Gemeindebauten" (plurale di Gemeindebau) sono progetti di edilizia residenziale pubblica emersi dopo la prima guerra mondiale. A caratterizzarli l'essere grandi complessi, generalmente costruiti in cemento armato, tipicamente allineati con le strade.

I cortili sono abbastanza spaziosi da fungere da giardino, impianti sportivi e piazza pubblica, tutti accessibili e protetti dai rumori della strada. Le aree comuni al loro interno sono importanti tanto quanto le singole case.

GTRES

Bloomberg afferma che Vienna ha impiegato quasi 200 architetti per costruire più di 380 complessi “Gemeindebau” tra le due guerre, un boom edilizio che ha creato 60.000 nuovi appartamenti comunali.

Questi appartamenti rappresentano una grande eredità. Oltre al cambiamento delle condizioni di vita, sono stati un modello per ciò che Vienna è ancora oggi. La città, pur sotto pressione, non ha vissuto una crisi galoppante nell'accesso agli alloggi. Quasi il 23% delle famiglie della capitale vive in case popolari.