Negli ultimi trent'anni il numero di matrimoni in Italia si è quasi dimezzato. Insomma, gli italiani si sposano sempre meno. Nel "lontano" 1972 le nozze celebrate nel nostro paese erano state 419 mila, vale a dire 7,7 nozze per mille abitanti, nel 2008 sono scese a 246.613, cioè quattro ogni mille
Secondo il rapporto dell'istat, infatti, pare che la nuzialità sia in crisi, ma non è un fenomeno nuovo, bensì in atto ormai da 35 anni, salvo una breve ripresa nei primi anni '90 o il picco del 2000. Cambiano anche i comportamenti familiari: sempre più coppie scelgono di formare una famiglia non sposandosi necessariamente, con il 20% dei bimbi, 100mila in tutto, nati da genitori conviventi
Calano soprattutto le prime nozze, passate da 392mila del 1972 a 212.476 del 2008, mentre crescono i secondi matrimoni o successivi, per un totale di 34.137 nel 2008, il 13,8% del numero complessivo, nel 1972 erano invece il 6,5%. Ci si sposa sempre più tardi, gli uomini a 33 anni, le donne a 29,9 anni, in media 6 anni in più rispetto agli anni settanta
Varie le cause, spiega l'istat: "le difficoltà dei giovani nell'ingresso al mondo del lavoro, la condizione di precarietà dell'occupazione, le difficoltà del mercato delle abitazioni. Condizioni sempre più stringenti per la decisione di formare una famiglia e sempre più considerate vincolanti sia per gli uomini sia per le donne"
Si sceglie sempre più la separazione dei beni. Nel 2008 l'incidenza di questa è pari al 62,7% e supera la quota dei matrimoni in regime di comunione in tutte le ripartizioni, raggiungendo il 65,5% nel nord-ovest. I dati istat confermano la tendenza all'aumento dei matrimoni in cui uno dei due sposi è straniero, 37 mila nel 2008, il 15%, con una quota consistente di matrimoni misti, 24mila, in cui uno degli sposi è di cittadinanza italiana e l'altro straniero
Aumentano i riti civili: un matrimonio su 3, per un totale di 90.582. Rito civile per il 48% dei matrimoni al nord, per il 44% di quelli nel centro, per il 20% al sud. A proposito di posizione geografica ci si sposa più al sud e nelle isole, rispettivamente 4,9 e 4,7 matrimoni per mille abitanti nel 2008, rispetto al nord, 3,6 per mille abitanti, e al centro, 4 per mille. Le regioni in cui si registra il massimo e il minimo quoziente di nuzialità sono la Campania, 5,5 nozze per mille abitanti, e il Friuli Venezia Giulia, 3,3 abitanti
Dove è più alta la propensione al matrimonio ci si sposa anche più giovani. Sul fronte delle seconde nozze gli uomini si risposano in media a 48 anni se divorziati, a 61 se vedovi, mentre le donne in seconde nozze hanno in media 43 anni se divorziate, 48 se vedove
2 Commenti:
Mica sceme le nuove generazioni. Matrimoni civili, anche due, tre. Niente comunioni di beni, e sempre più vecchi. Magari avessi potuto farlo io
Vogliamo lavoro e i diritti umani dal governo.
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