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Mutui, ancora 5-7 anni per tornare alla normalità

Con gli irs, tassi su cui vengono parametrati i mutui a rata prestabilita, ai minimi storici le banche iniziano le promozioni. Bnl lancia il "mutuo 3,99%", mentre il banco popolare propone "mutuo last minute"

Nel primo caso, quello di bnl, fino al 30 novembre si ha tempo per sottoscrivere un conto corrente e avere così diritto a chiedere un finanziamento ipotecario al tasso annuo nominale del 3,99% per una durata massima di 30 anni. Considerando le altre spese accessorie, il tasso finale nell'ipotesi di un prestito di 130mila euro a 25 anni, è pari al 4,15%

Nella seconda ipotesi, invece, e cioè del banco popolare, per le richieste sottoscritte entro il 30 novembre, e stipulate entro il 31 dicembre 2010, per i primi due anni il tasso nominale è pari a 2,95% e dopo sale al 4%

In entrambi i casi l'offerta è valida sia per i mutui che in caso di surroga di mutui accesi con altri istituti di credito

Anche webank, la banca online del gruppo bipiemme offre una promozione sui mutui a tasso fisso. Su tutti quelli richiesti entro entro il 31 dicembre ed attivati entro il 31 marzo 2011 applica un taeg scontato, pari al 4,2835%

Per confrontare i mutui vai su mutuionline.it

Leggi anche: il tasso fisso non è mai stato così basso, eppure...

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27 Commenti:

2 Novembre 2010, 12:53

I mutui vantaggiosi sono una buona opportunità, ma ricordate che un mutuo non deve durare più di 10 anni e la rata non deve superare il 30% del reddito familiare.
Se non rientrate in questi parametri lasciate perdere l'acquisto è andate in affitto.

2 Novembre 2010, 13:55

In reply to by anonimo (not verified)

Mettiamola così: sul piano squisitamente finanziario potrei dire che il tuo consiglio non fa una piega. Da una prospettiva leggermente diversa posso dire che non lo seguirei: se l'alternativa a 1000 euro al mese per 30 anni di mutuo deve essere 1000 euro al mese di affitto a Roma per la vita, direi che il gioco valga comunque la candela... Luca

2 Novembre 2010, 14:40

In reply to by Luca (not verified)

Il tuo discorso sui 30 anni non fa una piega però non consideri un dettaglio, che tanto dettaglio poi non è:
Supponi che dopo aver pagato 10 anni di mutuo, il titolare del mutuo, perde il lavoro e si trova nell'impossibilità di onorare i pagamenti. Succede che:
1) per i primi dieci anni la gran parte di ciò che ha pagato sono gli interessi del capitale preso in prestito mentre ben poco è servito ad erodere il capitale sul quale si pagano gli interessi gli anni successivi
2) la casa viene rimessa in vendita all'asta ad un valore che è quello di mercato reale (cioè quello che permette alla banca di venderla in poco tempo e non quello gonfiato del mercato attuale).
3) a tutto ciò che si è ricavato dalla vendita bisogna togliere il debito residuo verso la banca e tutti gli onorari di chi ha gestito la procedura. Ciò che resta spetta a chi ha contratto il mutuo
Considerando quindi che il mercato è in ribasso e, al contrario di quello che qualcuno si ostina a sostenere, questa situazione durerà ancora per molto tempo, la possibilità che uno ci rimetta capre e cavoli è molto ma molto alta, compresi i risparmi iniziali che hai impiegato per l'acquisto.
In definitiva è meglio che i risparmi uno se li tenga investiti, ci prende gli interessi, come affittuario non è neanche obbligato a pagare le spese straordinarie perché l'appartamento non è di tua proprietà, e se succede qualcosa, rimane con i soldi in tasca e senza alcun obbligo verso qualcuno

2 Novembre 2010, 13:59

Secondo i tuoi parametri penso che di casa ne venderebbero ben poche...

2 Novembre 2010, 14:42

C'è da non crederci!...la vendita di un immobile è cosa soggettiva, e in quanto tale poco "esporatile".

Malgrado ciò, c'è qualcuno che, come l'ultimo dei giapponesi, sì è arrocato su surrealistiche posizioni omni comprensive.

Secondo il gentile utente # 1 noi dovremmo, a fondo perso e a vita natural durante, pagare affitti solo in ragione di criteri che non vogliono, chissà perchè, alcuna eccezione. Quasi la vita fosse tutta una serie di formulette da altri pre-confezionate.

2 Novembre 2010, 14:47

2) la casa viene rimessa in vendita all'asta ad un valore che è quello di mercato reale (cioè quello che permette alla banca di venderla in poco tempo e non quello gonfiato del mercato attuale).

Non è più così da tanto tempo! non è la banca a determinare il prezzo, ma bensì il giudice. Il quale deve attenersi a valori di mercato, per poi scendere (con fre-fissati criteri) ogni qualvolta l'asta vada deserta.

2 Novembre 2010, 14:59

In reply to by anonimo (not verified)

Per quanto ne so io, ogni volta che un'asta va deserta l'immobile viene rimesso all'asta al 20% in meno, a maggior ragione, in una situazione di offerta maggiore della domanda, dovendo comunque riprendere i soldi, il prezzo scende. Anche se non fosse il 20% ma il 10% vorrà dire che se il valore di mercato reale è il 20% in meno sarà necessario che l'asta per l'immobile vada deserta 2 volte con un ribasso del 10%

2 Novembre 2010, 14:53

"1) per i primi dieci anni la gran parte di ciò che ha pagato sono gli interessi del capitale preso in prestito mentre ben poco è servito ad erodere il capitale sul quale si pagano gli interessi gli anni successivi"

Uno: benchè oggi più probabile non è detto che uno debba perdere il lavoro. E se fossi un'impiegato statale?

Due: in affitto sarei certo che quei soldi sono a fondo perduto (non è che come locatario avrei garantito il posto di lavoro). Col mutuo no! direi che è meglio correre il rischio.

2 Novembre 2010, 15:02

In reply to by anonimo (not verified)

"Uno: benchè oggi più probabile non è detto che uno debba perdere il lavoro. E se fossi un'impiegato statale?"

Si, come impiegato statale il lavoro non si perde....ma qui stiamo parlando di una situazione che riguarda l'Italia e non del singolo, del resto se chi vorrebbe comprare non lo fa pur avendo la possibilità di farlo, evidentemente la paura che qualcosa vasa storto c'è ed è reale, altrimenti non ci sarebbe questa crisi del settore

2 Novembre 2010, 15:17

"..Si, come impiegato statale il lavoro non si perde....ma qui stiamo parlando di una situazione che riguarda l'Italia e non del singolo, del resto se chi vorrebbe comprare non lo fa pur avendo la possibilità di farlo, evidentemente la paura che qualcosa vasa storto c'è ed è reale, altrimenti non ci sarebbe questa crisi del settore.."

L'Italia non è un'unica carne, ma una folla di una sessantina di milioni di individui (gli impiegati statali sono qualche milione, presumo che qualcuno di loro leggerà pure questo forum)

"..Del resto se chi vorrebbe comprare non lo fa pur avendo la possibilità di farlo, evidentemente la paura che qualcosa vasa storto c'è ed è reale, altrimenti non ci sarebbe questa crisi del settore.."

E dove sono questi tremabondi ns connazionali che stanno mettendo in ginocchio il mercato immobiliare italiano?

Io continuo ad incontrare gente che vorrebbe ma, ahimè, non può...

Ps. Chi vuole scommetere che fra un paio di post si arriverà ai venditori feudatari, titolari di grasse rendite di posizione?

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